La stretta dei sindaci sardi anticipa i divieti del Governo
Sempre più numerosi i primi cittadini che hanno emanato ordinanze restrittive per arginare il diffondersi del coronavirusPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono sempre di più i sindaci della Sardegna che, ben prima dei nuovi provvedimenti del governo, hanno deciso di emanare apposite ordinanze per tentare di fermare i contagi da coronavirus chiudendo ristoranti, bar, parchi comunali, e lasciando gli studenti a casa.
Le nuove azioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri verranno esaminate oggi nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza. Dalle prime anticipazioni il documento conterrà restrizioni per i pub (con chiusura alle 23), divieto di sostare in piedi davanti ai locali, diminuzione della percentuale dei passeggeri consentiti sui mezzi pubblici, e ancora limitazioni agli spostamenti tra regioni o tra aree interne, stop al calcetto e ad altri sport amatoriali.
I capidelegazione e il premier si sono incontrati ieri per analizzare il nodo della movida e della convivialità.
Mentre in Sardegna sono consentiti gli eventi sportivi fino a mille persone, nel nuovo decreto il limite potrebbe essere inferiore, anche fino a 200. E potrebbero esserci ulteriori norme per feste private come matrimoni e battesimi.
(Unioneonline)
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