«Il buttafuori di un locale di via Santa Chiara mi ha dato una testata sul naso, senza motivo». Un venticinquenne denuncia, dal cocktail bar replicano: «Non c’entriamo niente». 

C’è una querela presentata questa mattina in Questura sull’episodio avvenuto venerdì notte in pieno centro a Cagliari. Andrea Termini, cagliaritano, studente di ingegneria a Milano, si è presentato in via Amat per raccontare come si sarebbero svolti i fatti. Di certo c’è che durante una serata da trascorrere con amici e amiche si è trovato coperto di sangue per la frattura del setto nasale. 

«Eravamo una decina, c’era anche la mia fidanzata», spiega, «intorno a mezzanotte e un quarto, due amici sono entrati al Mojoto per capire se ci fosse posto. Nell’attesa, noi eravamo davanti all’ingresso dell’Etoma», un locale lì accanto. «Uno dei buttafuori, un ragazzo di origini africane, mi ha dato una manata in faccia, intimandoci di allontanarci dal loro ingresso». 

Il gruppo si sposta. Allo studente scappa un “vaffa” nei confronti di quel giovane che ha usato modo poco “urbani”. Sembrava finita lì. Invece, stando alla querela, il ragazzo che secondo la denuncia lavorerebbe per l’Etoma, è stato portato verso un altro ingresso. Ma due minuti dopo «me lo sono trovato davanti all’improvviso», prosegue Termini, «e mi ha dato una testata, per poi scappare verso piazza Yenne». 

Davanti alle scalette di Santa Chiara arrivano ambulanza e polizia. Gli agenti raccolgono le testimonianze, i soccorritori medicano il ragazzo. Che l’indomani ha un referto in mano: trenta giorni di cure per “frattura scomposta delle ossa del naso”. La domanda è ovvia: ha provocato? Risposta: «Ma neanche per idea. Io non ho mai picchiato nessuno, ho un tutore alla mano per un intervento che ho subito. Figuriamoci se mi metto contro un africano alto almeno un metro e novanta e molto muscoloso».

L’aggressione c’è stata. Restano da chiarire alcuni elementi di contesto. Come: chi è il ragazzo che ha dato la testata? Dall’Etoma smentiscono che abbia a che fare con il loro locale: «Non abbiamo buttafuori, di colore o meno», spiega il responsabile della sala Carlo Aymerich, «quindi non sappiamo chi abbia dato al testata al ragazzo. Lo abbiamo anche già detto alla polizia: noi con questa vicenda non c’entriamo niente. Siamo comunque a disposizione per qualunque chiarimento, se dovesse essere utile». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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