L'hanno ribattezzato il mercatino della sopravvivenza.

Per chi compra, per chi vende. Per chi tira a campare e deve far quadrare i conti di un bilancio familiare avaro, magari di una pensione da fame che non contempla spese, dove vestiti, casalinghi, anche frutta e verdura costano davvero troppo.

Una mattina come tante al mercatino di San Michele. È qui che si tasta il polso di una povertà diffusa. Dell'altra Cagliari.

L'anziana donna che va via soddisfatta per essere riuscita ad acquistare per un solo euro una caffettiera quasi corrosa dagli anni è il simbolo della piazzetta nata dopo la chiusura per gli interventi di riqualificazione della vera piazza, davanti alla chiesa della Medaglia Meravigliosa.

Lo è anche la delusione di un'immigrata di colore che non riesce a chiudere l'affare: due seggiole di alluminio e tela per bambini valgono troppo per le sue tasche. Inutile insistere. Cortese ma decisa, l'ambulante rinuncia ai tre euro e saluta la cliente.
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