Il giornalismo sardo perde uno dei suoi protagonisti più autorevoli e rispettati: si è spento a 90 anni Gianni Filippini, direttore dell’Unione Sarda dal 1977 al 1986 e in seguito editorialista e a lungo, dagli inizi del Duemila al 2018, direttore editoriale. In quest’ultimo incarico, e in particolare nella cura dei titoli e delle collane pubblicate dalla testata, ebbe modo di conciliare le sue due passioni prevalenti: il giornalismo e la cultura. Quest’ultima la coltivò - o sarebbe più corretto dire la servì, come gli inglesi intendono questo verbo così civico - come assessore comunale di Cagliari nella giunta Delogu e nei 16 anni come conduttore di “Sardegna d’autore” su Videolina.
Appassionato d’arte e di narrativa, ironico ma capace di grande affetto verso i colleghi più giovani, curioso della vita che esplorò prima come viaggiatore appassionato e poi, in tarda età, come navigatore dei social network, Gianni Filippini era ancora un punto di riferimento per quanti fanno informazione. Un suo messaggio di apprezzamento per un articolo era una medaglia, una chiacchierata con lui era un piacere intellettuale, ma anche l’occasione per una sincera risata. Grazie Direttore, ti sia lieve l’inchiostro.

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