Contro la violenza. In nome dei diritti di tutti. Bastione di Saint Remy colorato di arcobaleno per la manifestazione "Frocie alla riscossa", nella giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia.

Alla manifestazione hanno partecipato oltre duecento persone: tutti seduti e distanziati. Dal piccolo palco allestito proprio sotto le mura si sono susseguiti diversi interventi per condannare la violenza anche delle parole.

E il Covid non ha migliorato la situazione, dicono. "La pandemia ha purtroppo fatto emergere quanto sia fragile la nostra società, piena di solitudine e contraddizioni - si legge nel manifesto degli organizzatori -. E ancora una volta a venir marginalizzate e ignorate dalla politica sono state tutte quelle soggettività oppresse e che hanno dovuto pagare il prezzo più alto".

I manifestanti sostengono convintamente il ddl Zan. "Anche noi abbiamo deciso di aderire alla mobilitazione italiana, che va avanti da mesi nel pieno rispetto delle misure anti- Covid, per dire che è arrivato il momento di ascoltare la voce delle donne, della comunità LGBTQIA+, del mondo trans-femminista e delle persone con disabilità. Anche noi - denunciano gli attivisti - siamo stanchi di subire una narrazione violenta condotta da chi vuole avere la libertà di odiarci, di discriminarci, di picchiarci, di ucciderci e di rendere invisibili i nostri corpi e le nostre vite. Lo diciamo chiaramente: la violenza non è un'opinione". 

(Unioneonline/L)

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