Una sala gremita di sindaci, consiglieri regionali e rappresentanti del settore turistico e dei trasporti ha fatto da cornice al dibattito sulla continuità territoriale, tenutosi al Teatro Doglio di Cagliari.

L’evento, promosso dal "Centro Studi Aldo Moro" in collaborazione con l’Associazione Nelson Mandela, ha affrontato uno dei temi più rilevanti per lo sviluppo economico e sociale dell’isola.

Il confronto, moderato dal sindaco di Iglesias, Mauro Usai, ha visto alternarsi interventi di esperti e rappresentanti istituzionali. Usai, aprendo i lavori, ha sottolineato l’urgenza di «superare le divisioni e lavorare insieme per costruire un modello di continuità territoriale che sia al passo con le sfide di oggi». «La mobilità- ha detto Usai - non è solo un diritto, ma una leva fondamentale per lo sviluppo della Sardegna».

Gianmario Pileri, presidente di FIAVET, ha evidenziato la necessità di una pianificazione strategica che eviti il sovraffollamento nei periodi di alta stagione, favorendo un turismo più sostenibile e distribuito. «La continuità territoriale deve essere uno strumento che rafforzi la competitività del nostro settore e garantisca connessioni stabili e affidabili con il continente» ha dichiarato.

Gianfranco Fancello, docente dell’Università di Cagliari, ha ampliato il dibattito, spostando l’attenzione sugli effetti del diritto alla mobilità. «Non si tratta solo di spostarsi: senza mobilità, vengono a mancare diritti fondamentali come il lavoro, lo studio e le cure. Serve un modello flessibile, capace di adattarsi alle esigenze stagionali e di garantire inclusione», ha spiegato.

Paolo Manca, presidente di Federalberghi, ha posto l’accento sull’accessibilità come fattore chiave per il turismo. «Siamo in ritardo. Nei prossimi mesi dobbiamo progettare un sistema che coniughi le esigenze dei residenti con quelle dei turisti. La Sardegna ha un grande potenziale, ma l’accessibilità è il nodo da sciogliere per valorizzarlo», ha affermato.

Maria Laura Orrù, sindaca di Elmas, ha richiamato l’attenzione sull’importanza strategica dell’aeroporto locale. «Elmas è il cuore della mobilità aerea della Sardegna. La continuità territoriale deve rappresentare un’opportunità per migliorare l’accessibilità dell’isola e rafforzare i legami con il continente», ha dichiarato.

La visione della Regione

Barbara Manca, assessora regionale dei Trasporti, ha concluso i lavori con un intervento che ha delineato le priorità della Regione. «La continuità territoriale non è solo una questione tecnica: è una garanzia di accesso a opportunità fondamentali come il lavoro, le cure mediche, lo studio e il turismo. Il nostro obiettivo è creare un sistema che sia difendibile, sostenibile e utile per tutti i cittadini», ha affermato.

L’assessora ha illustrato le misure in corso per migliorare il monitoraggio della domanda e garantire maggiore efficacia nel sistema attuale. «Per troppo tempo abbiamo operato senza dati certi. Ora possiamo intervenire con maggiore prontezza, migliorando la qualità del servizio», ha spiegato. Manca ha anche richiamato l’importanza di integrare le esigenze dei residenti con quelle del turismo: «Dobbiamo introdurre soluzioni che tutelino i cittadini e favoriscano il turismo, ma sempre mantenendo un equilibrio tra pubblico e privato».

Mauro Usai, chiudendo i lavori, ha invitato a un impegno collettivo. «Questo confronto ha dimostrato che esistono idee e proposte concrete. Ora è il momento di agire, mettendo al centro il futuro della Sardegna e le esigenze della nostra comunità».

L’incontro ha rappresentato un momento significativo di confronto, ribadendo la necessità di costruire un sistema di continuità territoriale che promuova mobilità, sviluppo economico e coesione sociale.

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