Le navi della Delcomar rispettavano le caratteristiche per partecipare al bando della Regione per coprire le tratte dalla Sardegna alle isole di Carloforte e La Maddalena. Lo ha chiarito il perito nominato dalla giudice del Tribunale di Cagliari, Cristina Ornano, al termine dell’esame dei traghetti che sono ancora sotto sequestro su ordine del Gip.

Dopo l’esposizione della perizia dell’ammiraglio Claudio Boccalatte, il pubblico ministero Giagiacomo Pilia ha deciso di chiedere l’assoluzione per gli armatori Franco ed Enzo Del Giudice, padre e figlio, finiti sotto inchiesta per concorso in truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, falsità in atti pubblici e attentato alla sicurezza del trasporti.

A maggio, prima che la giudice Ornano disponesse la perizia, il pm aveva chiesto condanne a 6 e 4 anni di reclusione. Domani mattina sarà letta la sentenza.

A convincere la Procura a chiedere il sequestro dei traghetti che assicurano i collegamenti con le isole minori della Sardegna era stata la consulenza dell’accusa che evidenziava come le navi non avessero le caratteristiche tecniche previste dal bando regionale. Sotto accusa - dopo l’inchiesta della Guardia di Finanza - erano finiti i vertici della società-madre e della Delcoservizi. Proprio a seguito della consulenza d’accusa, il Gip aveva accolto il sequestro delle quote societarie e della flotta per un valore di oltre 64 milioni di euro.

I difensori, gli avvocati Massimo Massa e Marcello Vignolo, assieme ai colleghi Massimo Ledda e Matteo Pinna, avevano presentato istanza di giudizio abbreviato condizionato ad una consulenza. Lo scontro tra le due consulenze, quella dell’accusa e quella della difesa, ha poi convinto la giudice a disporre una perizia definitiva. Perizia che ha chiarito la regolarità delle navi, pur con alcune marginali violazioni di natura civilistica che non sarebbero state sollevate dalla Regione.

L'inchiesta si era concentrata sulla gara che la Delcomar si era aggiudicata dalla Regione Sardegna nel 2016, un contratto della durata di sei anni per l'importo complessivo, esclusa Iva, di 70,1 milioni di euro, con opzione di estensione del servizio fino a 9 anni per un totale di oltre 104 milioni.

Secondo l'accusa, alcuni dei traghetti usati per i collegamenti con Carloforte e La Maddalena non risponderebbero alle disposizioni previste dal bando in materia di accessibilità per disabili e persone anziane.

Ora la Procura ha preso atto del parere del perito del Tribunale, chiedendo l’assoluzione.

Domani l’ultima parola sulla vicenda la scriverà la giudice Cristina Ornano.

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