La corsa è pura espressione di libertà, in qualsiasi circostanza e con ogni condizione climatica. Chi la pratica lo sa bene e, infatti, stamattina non si è lasciato certo spaventare dal maltempo in occasione della trentottesima edizione della Vivicittà con partenza e arrivo in Piazza Garibaldi a Cagliari. La manifestazione, il cui tema quest’anno era quello dei diritti tra cui quello alla pace, all’ambiente e all’istruzione, è stata organizzata dall’Uisp comitato di Cagliari e si è svolta in contemporanea in tutta Italia con inizio alle 9.30 in punto; a dominare la prova competitiva da 10 km sono stati Valerio Caredda con il tempo di 35’42’’ ed Enrica Pintor in 43’34’’. Per entrambi una prova di carattere, corsa in testa sin dal primo metro su un percorso selettivo e al contempo affascinante nel cuore di Cagliari, in cui si sono cimentate 200 persone in totale di cui 150 per la gara da 10 chilometri e 50 per la camminata ludico motoria poco superiore ai 3 km.

La gara

Tre i giri in programma, su un tracciato caratterizzato da saliscendi e reso ancora più arcigno dal vento freddo contrario e dalla fitta pioggia con cui gli atleti hanno fatto i conti sin dall’avvio. Partenza, per l’appunto, da piazza Garibaldi poi subito una salita da affrontare in via XXIV Maggio, da quel punto i podisti si sono diretti verso Villanova, via Iglesias, piazza Gramsci, via San Lucifero per poi scendere verso via Dante, via Paoli con passaggio in piazza Garibaldi. Caredda, dell’Atletica Ogliastra, imposta da subito un ritmo deciso, va davanti sin dalla partenza, consapevole di essere l'uomo da battere: alle sue spalle, un caparbio Alberto Sulis (Blue Tribune) cerca di avvicinarsi guadagnando qualche secondo quando mancano 3 km alla conclusione. Caredda, però, ha ancora energie da spendere e incitato dal papà e tecnico Dionisio incrementa ulteriormente il ritmo aumentando così il suo vantaggio, precedendo Sulis secondo in 36’15’’, a completare il podio Pierfrancesco Aru (Olympia Villacidro) in 36’40’’. Tra le donne, lo scenario che si prospetta è pressoché analogo: Enrica Pintor dell’Isolarun sa di essere la favorita, non perde tempo in tatticismi e affronta la sua prova con decisione. Dietro di lei Annalisa Abbinante (Cagliari Marathon Club) al primo giro è staccata di circa 20 secondi ma poi il divario tra le due si farà sempre più cospicuo. La portacolori dell’Isolarun trionfa con ampio margine su Abbinante, seconda in 45’40’’, e su Viviana Fanari (Runners Cagliari) in 46’18’’.

I commenti

Al termine della manifestazione la pioggia è ancora fitta, Caredda si avvicina al padre Dionisio: un abbraccio affettuoso, una breve analisi della gara appena conclusa e subito lo sguardo rivolto al futuro. «Sono partito forte dall’inizio, volevo fare una gara tirata», le parole del vincitore. «Sicuramente è stata una bella esperienza, ci tenevo a vincere era il mio obiettivo, avendo colto l’anno scorso il secondo posto. Il focus per quest’anno saranno gli 800 e i 1500 ma non escludo anche i 5000; sono ancora molto giovane, vedremo».

Soddisfazione e un pizzico di incredulità anche per Enrica Pintor che ha ottenuto la prima vittoria della sua carriera. «Per me questa è la prima vittoria in assoluto da quando corro, non me l’aspettavo sono felicissima», le sue parole. «Il tempo ha reso tutto più difficile chiaramente ma correre con la pioggia e il freddo fa parte del gioco: adesso gareggerò a Chia il 23 aprile su strada e sempre su strada a Cagliari il 7 maggio. Poi correrò anche su pista, farò i 1500 e i 5000».

Cominciano le premiazioni, gli atleti salgono sul podio ma c’è ancora tempo per un bilancio conclusivo. «La pioggia non ci ha abbandonato ma questa giornata è stata comunque un successo», conclude Andrea Culeddu, responsabile grandi eventi dell’Uisp Cagliari. «Tutti i partecipanti si sono divertiti, i vincitori rappresentano due elementi di valore del mezzofondo isolano, il loro successo era pronosticabile. Da questo momento in poi ci concentreremo sulla prossima edizione: non sappiamo ancora che percorso sceglieremo ma di sicuro sarà nel centro di Cagliari. La magia della Vivicittà sta proprio in questo». Una magia tutta di corsa che non smette di fare proseliti e di emozionare.

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