Il contratto dice che, in piazza Matteotti, i cagliaritani dovrebbero riuscire ad arrivarci con la metropolitana entro febbraio del 2024. Nel frattempo, il cantiere per la metro crea inevitabili disagi agli automobilisti: lamiere in colonna soprattutto nelle ore di punta, segnaletica gialla ovunque e deviazioni. I lavori che consentiranno l’attraversamento della condotta che collegherà la vasca di laminazione di piazza Madre Teresa di Calcutta a Su Siccu, dove saranno smaltite le acque piovane, causa disagi alla circolazione. A quelli dovuti per la riduzione (dall’inizio dell’estate, colpa anche del ritrovamento di reperti archeologici) di viale Diaz a una corsia di marcia si aggiungono gli altri in viale Colombo dove da due giorni, tra il Nautico e l’Alberti, si circola su una sola corsia. Tutto sopportabile, perché una volta conclusi i lavori, gli allagamenti di viale Diaz (una certezza ogni volta che piove in maniera abbondante) saranno solo un brutto ricordo.

“Tutti i cantieri attivati hanno subito e stanno subendo alcuni ritardi conseguenti in larga parte al rinvenimento di manufatti archeologici”, spiega il direttore generale di Arst Carlo Poledrini. E aggiunge. “Sul viale Colombo le deviazioni”, che termineranno il 16 ottobre, “si sono rese necessarie per completare la condotta in pressione. Invece, quelle sul viale Diaz interessano lo spostamento di sottoservizi interferenti propedeutici alla realizzazione della sede. L’opera da realizzare nel centro della città comporta necessariamente disagi per la risoluzione delle interferenze e degli imprevisti. Disagi che si cerca di limitare al massimo, per mezzo di piccoli cantieri lungo tutta la linea. Il fine è quello di mettere a disposizione della città, una volta completate le opere”, nel 2024, “un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e green che aiuti a risolvere i problemi della mobilità a Cagliari”.

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