Braccio destro teso verso il cielo: un saluto romano e fascista. Il gesto è stato compiuto questa mattina a Cagliari, in via Sonnino, davanti al parco delle Rimembranze.

Non un’azione compiuta in “splendida” solitudine, passata inosservata. Perché davanti al nostalgico del Duce c’era la banda della Brigata Sassari che eseguiva l’inno di Mameli per la celebrazione della Festa delle forze armate. Nessuno gli si è avvicinato, nessuno lo ha contestato: braccio teso fino alla fine. 

Un’azione che disgusta e allarma i rappresentanti di Memoratu, un’associazione giovanile antifascista e circolo Arci i cui iscritti hanno tutti partecipato a viaggi nei luoghi dell’Olocausto, per non dimenticare: «Ciò che colpisce, di quanto successo stamattina a Cagliari», spiega il presidente, Federico Orrù, «è l’indifferenza, che è ciò che in passato ha scatenato i peggiori orrori. Nessuno, davanti a un saluto fascista, questa mattina ha fatto niente.   Eppure tanti hanno visto. Il clima che si sta stabilendo a livello nazionale», sottolinea Orrù, «sta sdoganando gesti come questo. E non possiamo girare la testa dall’altra parte. Dobbiamo denunciarlo». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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