Oltre duecento persone a Cagliari, con i colori dell’arcobaleno, per sostenere il ddl Zan: "Non un passo indietro", lo slogan degli organizzatori del coordinamento Sardegna Pride.

Tutti in piazza Garibaldi per chiedere l'approvazione rapida e senza modifiche del disegno di legge per la prevenzione e il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere e sulla disabilità.

Sono stati letti gli articoli del disegno di legge ma è stato anche un momento di festa con musica, sketch, comici e drag queen.

In campo associazioni, movimenti e sostenitori della legge.

Tra loro anche la Cgil: "La sua approvazione immediata - afferma il sindacato - è quanto mai necessaria e ancora di più se si considera il ritardo rispetto alle linee guida dell'Unione europea e alla legislazione di altri Paesi".

IN ITALIA – Tante le piazze arcobaleno in tutta Italia oggi, da Roma a Rimini.  A Firenze c'era anche la giovane Malika Chalhy, la 22enne di Castelfiorentino cacciata da casa dopo aver rivelato alla sua famiglia di essere omosessuale: "Amare una persona dello stesso sesso o non sentirsi bene con il proprio corpo non è una malattia, è sintomo di coraggio, amore e libertà – ha detto -. E la libertà va sempre cercata come la felicità. Io ho trovato la felicità accanto alla mia compagna, che mi ha cambiato la vita. Non sarò mai abbastanza grata alle persone che mi sostengono ogni giorno, cosa che però nelle mura domestiche non ho trovato".

A Roma c’era lo stesso deputato Alessandro Zan, promotore del ddl: "Questa piazza sta dicendo in modo gioioso che non è più possibile fare passi indietro, stiamo parlando di dignità delle persone. Il Senato deve fare in fretta, siamo al terzo tentativo in Parlamento e non è possibile fallire di nuovo”. Quindi l’appello “ai membri del Senato affinché venga approvata questa legge contro i crimini d'odio. L'Italia è 'maglia nera' in Europa per quel che riguarda la discriminazione e la violenza".

A Milano si è riunita l'altra piazza, quella contraria al ddl Zan, alla quale ha partecipato Matteo Salvini: "Tante associazioni di omosessuali, lesbiche e femministe – ha detto – sono contrarie perché ghettizza, perché con la scusa di parlare di diritti porta avanti una battaglia ideologica. Uno deve poter amare chi vuole senza essere discriminato e aggredito, tanto che la Lega e l'intero centrodestra hanno presentato una proposta per delle aggravanti per chi aggredisce o insulta per strada, a scuola, sul lavoro un altro essere umano".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata