La durata dei lavori sarebbe dovuta essere di 180 giorni e si sarebbero dovuti concludere il 2 febbraio 2024. Ma fra varianti, interruzioni e proroghe (cinque) il mercato provvisorio di piazza Nazzari di Cagliari non ha ancora visto orate, pere, pane né bistecche.  Perché è ancora chiuso e non finito. Ora c’è una nuova data (sulla carta) per la conclusione del cantiere: il 9 novembre. Poi, sempre che vada tutto liscio, ci sarà un periodo di transizione e infine il trasferimento definitivo dalla storica struttura di San Benedetto, che dovrà essere rimessa a nuovo. In tre anni, sempre sulla carta. 

Il cronoprogramma è riportato in una nuova delibera della giunta di Massimo Zedda che, accogliendo alcune richieste arrivate dagli operatori – su condizionatori e impianti idrici –  ha rivisto anche il programma finanziario: il nuovo quadro parla di un aumento di circa 700 mila euro, che porta il costo finale del mercato provvisorio – che doveva essere pronto otto mesi fa – a oltre 8 milioni (a fronte dei 7,3 previsti). 

Il provvedimento riporta anche il calendario degli slittamenti. La prima proroga di 35 giorni  era stata concessa il 15 febbraio (due settimane dopo l’ipotetica data di fine lavori): tutto sarebbe dovuto essere pronto entro il 21 marzo. Ma il 5 aprile (quindi in data successiva alla scadenza) ecco una nuova concessione: 45 giorni in più, ulteriore presunzione di fine lavori fissata per il 5 maggio. Essa fu, perché il cantiere non era immobile, ma lento sì. E il 3 maggio «è stata concessa una terza proroga di  60 giorni che ha determinato uno slittamento della fine dei lavori per il giorno 4 luglio». A giugno però è spuntata la necessità di apportare una variante in corso d’opera determinata, come si dice sempre, «da circostanze impreviste e imprevedibili» per un maggior importo  di 299 mila euro.  Conseguenza: una nuova proroga, se ne riparla per il 3 agosto. Ma ecco che il giorno precedente alla (nuova) scadenza «è stata disposta una nuova sospensione dei lavori per la redazione di una seconda perizia con previsione di riprendere i lavori l’11 settembre». 

Passano i mesi e, per una volta, c’è un’anticipazione: il cantiere viene riattiva il 9 di settembre. E contestualmente c’è il via libera alla quinta e (finora) ultima proroga. Che fissa al 9 novembre prossimo la conclusione del cantiere. Con più soldi messi a correre. Alla fine la struttura “provvisoria” costerà un terzo di quella definitiva. Che chissà quando sarà aperta. 

© Riproduzione riservata