Giuseppe Farris, avvocato, 56 anni, è candidato alla carica di sindaco di Cagliari. «Ho scelto di occuparmi delle prossime elezioni comunali promuovendo un Movimento Civico che raccolga le migliori competenze della città e guardi, anzitutto, verso quel ceto non politico che, finora, ha deciso di disinteressarsi della cosa pubblica». 

L’annuncio arriva con un video di circa 10 minuti. Farris è sul colle di San Michele. Parte da lontano, dalle radici della storia di Cagliari, quando la città era come «una regina sul Golfo: il punto di accesso privilegiato per un’isola che contava circa un milione di abitanti e 20.000 nuraghi», per arrivare ai giorni nostri: «Una città con radici così profonde e solide», attacca, «non può non avere una sua identità, un suo carattere, una sua personalità. Ma questa identità da oltre un decennio è stata sistematicamente violentata dalle amministrazioni comunali, di sinistra e di destra, che si sono succedute». Non li cita, ma nel mirino ci sono sia Massimo Zedda, che l’attuale primo cittadino Paolo Truzzu. Che vengono messi a confronto con sindaci che, nella sua ottica, hanno migliorato Cagliari: il riferimento è a Roberto dal Cortivo e Mariano Delogu. 

Farris passa in rassegna quelli che considera gli errori e le  pecche delle ultime amministrazioni. Ci sono i cantieri infiniti, messi in piedi per spendere soldi a disposizione,  che mettono in ginocchio commercianti costretti comunque a pagare le tasse municipali. Sotto attacco mette anche il progetto della metro in via Roma, «un mostro d’acciaio su binari larghi otto metri». Critiche anche sulla “ossessione” per la sperimentazione della mobilità sostenibile, con le piste ciclabili in testa, che a suo parere si è trasformata  in «insostenibile. Il risultato non poteva che essere uno: il traffico, scarso e ordinato, a cui eravamo abituati, è diventato caotico, con vetture guidate da automobilisti che, come criceti sulla ruota, girano alla ricerca disperata di un parcheggio. Hanno allungato i tempi di percorrenza, hanno aumentato l’inquinamento, hanno allontanato i clienti dai negozi». 

Nella sua discesa in campo Farris parla di «teppismo urbanistico senza precedenti» nei casi di  «piazza Garibaldi e piazza Gramsci, dove, anziché prendersi cura dell’esistente, hanno modificato i luoghi con arredi dozzinali identici a quelli di tante città». 

L’avvocato candidato annuncia una vasta campagna di ascolto dei cittadini, che interesserà il centro come le periferie: per intercettare i problemi e promettere risposte nei primi 100 giorni di governo, in caso di elezione. 

Lo slogan è: «Cagliari, per passione, non per mestiere». Per lanciare il ritorno alla politica, dopo un lungo periodo di  presa di distanza dalla scena. Farris è stato a assessore al Personale a palazzo Bacaredda, quando sindaco era Emilio Floris. Finora è l’unico ad aver ufficializzato la candidatura. Massimo Zedda, dall’altra parte, si è messo a disposizione dei suoi. Al voto per le comunali dovrebbero mancare otto mesi, circa. Ma la campagna elettorale è già partita. 

Enrico Fresu 

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