Cagliari, dopo vandali e burocrazia «il Bastione rinascerà»
Il sindaco Massimo Zedda: presenteremo un progetto in accordo con la Soprintendenza. Verso la riapertura anche lo storico caffèLo sguardo dei turisti si perde tra il grande arco, che domina tutta la costruzione, e il panorama mozzafiato che si apre sulla città. L’enorme bellezza distrae da quello che si vede accanto: le solite panchine spaccate, i plexiglas di nuovo rotti o infarciti di scritte spray. Lungo la fortificazione anche immondizia, tracce quotidiane di passaggi di persone che consumano bevande e cibo. E lasciano lì i loro avanzi. Non bastasse, c’è il cantiere infinito per i lavori di restauro dell’Ipogeo, quel mostro di cemento a forma di scivolo (in via De Candia) e, da ieri, per pochi giorni, è chiusa anche la Passeggiata Coperta per una caduta di calcinacci. Nonostante abbia resistito alle bombe del ‘43, da tempo deve affrontare gli effetti di vandali e incivili che da almeno dieci anni fanno tappa sulla terrazza di Saint Remy. Il Bastione sembra un soldato ferito e disarmato. «Abbiamo provveduto a ripulire la rampa del Bastione, che risultava indecorosa da anni», quella che si affaccia in via De Candia, per intendersi, dice il sindaco Massimo Zedda. Inoltre, «abbiamo fatto un incontro con la Soprintendenza che ci ha chiesto di presentare un progetto per il Bastione», aggiunge.
Il rilancio
Il Comune, dunque, si prepara a lanciare la sua strategia per restituire al monumento più importante della città la dignità che merita. «La prima cosa da fare è ultimare i lavori sulla terrazza di Santa Caterina», sventrata dal 2009, e protagonista di lavori di riqualificazione proceduti a singhiozzo e rallentati dal Covid prima, dal costo dell’acciaio quadruplicato poi, infine dai ritrovamenti archeologici all’inizio dell’anno, quindi, «riaprire il caffè storico sul Bastione, nello spazio di proprietà del Comune», dice il sindaco Zedda. «Riguardo a quest’ultimo tema», aggiunge, «occorrerà valutare se prevedere nel bando la guardiania, servizio che risulterà necessario anche per lo spazio ristoro nei Giardini sotto le Mura e all’interno della Passeggiata Coperta in occasione di eventi».
La chiusura dello storico bar, o meglio il mancato rinnovo della concessione scaduta due anni fa da parte della precedente amministrazione, è stato uno dei motivi di discussione. Tra coloro che pensavano che senza più quell’attività la terrazza Umberto I sarebbe stata presa in ostaggio dal degrado e la vecchia amministrazione, appunto, che immaginava in quello spazio un infopoint nell’ambito di un progetto più ampio di riqualificazione.
I lavori
L’amministrazione, come detto ha già incontrato la Soprintendenza per discutere il futuro del Bastione: in attesa del progetto complessivo, si comincia a discutere di ciò che si può (e si deve) fare nell’immediato. «Concludere quanto prima i lavori di restauro dell’Ipogeo», ribadisce Yuri Marcialis, assessore all’Infrastrutturazione urbana. «Nell’incontro con la Soprintendenza abbiamo discusso anche per capire se ci fosse la possibilità di rendere visibile lo scavo ma il riverbero della luce ne impedirebbe la visuale. Per questo motivo concluderemo i lavori e poi si valuteranno altre soluzioni», aggiunge. Ma poi bisogna mettere mano alle panchine di marmo e decidere cosa fare dei plexiglass, che la precedente amministrazione ha ripulito dalle scritte, sistemati per mettere in sicurezza il monumento. In campo c’erano altre ipotesi, oltre alla pulizia: un corrimano tutto attorno con la scritta in braille, la sistemazione di fioriere a un metro di distanza dal muro, una rete di protezione attaccata alle mura. «Faremo un ragionamento per capire cosa fare», conclude l’assessore Marcialis, «la nostra intenzione, però, è quella di lanciare un concorso di idee».
(Unioneonline)