Il pubblico ministero Diana Lecca ha chiesto l’assoluzione per l’ex presidente della Bnl, Luigi Abete, finito a processo a Cagliari con l’accusa di usura bancaria per i tassi applicati dall’istituto di credito in alcuni mutui.

Dopo il rinvio a giudizio disposto dal Gup del Tribunale, Giampaolo Casula, il dibattimento si è tenuto davanti al collegio presieduto dal giudice Gianpiero Sanna. Il manager è difeso dall’avvocato Luca Rampioni che, come la pubblica accusa, ha sollecitato una soluzione piena dell’imputato. Di diverso avviso le parti civili, assistite dai legali Marcello Colamatteo, Roberto Pusceddu e Francesco Roli. Anche nel corso dell’udienza preliminare la pm Lecca aveva sollecitato il non luogo a procedere e oggi ha ribadito che, a suo avviso, il manager debba essere mandato assolto.

L'inchiesta era partita da una denuncia di una società che si era vista applicare dei tassi ritenuti oltre i limiti di legge. La pm aveva ritenuto che Abete non avesse la consapevolezza del reato, in altre parole sarebbe mancato l'elemento soggettivo. Tutto è nato dalla denuncia della società proprietaria dell'hotel Setar di Qaurtu Sant'Elena che aveva contratto un mutuo con la Bnl segnalando tassi di interesse superiori al dovuto. Il collegio ha rinviato per repliche al 25 ottobre: quel giorno sarà letta anche la sentenza.

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