Attacco ai medici di base, il responsabile scientifico del convegno: «Frammenti estrapolati e fraintesi, no a strumentalizzazioni»
«In un momento così delicato per il sistema sanitario, puntare il dito l’uno contro l’altro non contribuisce a risolvere le criticità»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non cessa la bufera sulle frasi, pronunciate durante un convegno pubblico a Monserrato, dal direttore della radiologia del Brotzu Paolo Siotto, rilanciate dai sindacati dei medici di famiglia e circolate sulle chat con un breve video estrapolato dal suo discorso: «La medicina di base, secondo me, è in gran parte responsabile del disastro del sistema italiano, e rifiuta di adeguarsi ai tempi, e si oppone alla possibilità di avere ulteriori responsabilità, questo termine messo tra virgolette».
E in giornata, dopo che l’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Cagliari ha aperto un'indagine sul caso, a intervenire è il responsabile scientifico dell'evento. Che prende le difese del primario, parlando di fraintendimenti legati all’estrapolazione di frammenti da un discorso più ampio, cosa che «può fornire una visione parziale e distorta».
«È innegabile che la sanità, tanto a livello regionale quanto nazionale, stia attraversando un periodo di notevole criticità – spiega il dottor Antonio Attanasio, presidente dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche – che coinvolge istituzioni, professionisti, operatori sanitari e, soprattutto, i cittadini. Tuttavia, le parole del dottor Siotto, pur facilmente fraintendibili, erano parte di un discorso più ampio, teso a mettere in luce le complessità del sistema e la necessità di identificare soluzioni concrete. Non credo fosse sua intenzione attaccare una categoria specifica, ma piuttosto stimolare un dibattito costruttivo. Come spesso accade, estrapolare frammenti di discorsi può fornire una visione parziale e distorta».
«In un momento così delicato per il sistema sanitario – prosegue poi Attanasio – dobbiamo evitare strumentalizzazioni che potrebbero esasperare le tensioni invece di favorire il confronto. Puntare il dito l’uno contro l’altro o alimentare casi mediatici non contribuisce a risolvere le criticità del nostro sistema. I cittadini non hanno bisogno di assistere a guerre fratricide tra professionisti e istituzioni, che rischiano soltanto di alimentare sfiducia e confusione. È un lusso che non possiamo permetterci, soprattutto ora, quando è necessaria unità e collaborazione per affrontare insieme le sfide che ci attendono».
«Situazioni come questa devono essere gestite con riservatezza e spirito costruttivo – precisa ancora Attanasio – lontano dai riflettori e dalle strumentalizzazioni mediatiche. Amplificare polemiche su questioni che potrebbero essere risolte con il dialogo non giova a nessuno. Dobbiamo lavorare insieme per migliorare il sistema sanitario, trovando soluzioni condivise che rispondano alle esigenze di tutti gli attori coinvolti».
«La sanità ha bisogno di visione, di risposte concrete e di una collaborazione sinergica tra tutte le professioni, non di divisioni e polemiche», la conclusione.
(Unioneonline)