19 novembre 2010 alle 15:35aggiornato il 19 novembre 2010 alle 15:35
Cagliari, omicidio di Sant'Elia:16 anni e 8 mesi a De Agostini
Si conclude dopo quasi due anni e una sentenza a 16 anni e 8 mesi di reclusione per l'imputato, il processo per l'omicidio di Simone Angius, l'operaio 27enne di Maracalagonis ucciso la notte del 7 dicembre del 2008 con una coltellata alla gola davanti a un bar di palazzo Gariazzo, a Sant'Elia. Alla sbarra è finito il ventenne cagliaritano Ruben De Agostini, che fu arrestato nel giro di poche ore e confessò immediatamente le sue colpe.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La sentenza a 16 anni e 8 mesi è stata emessa con rito abbreviato dal gup Cristina Ornano. Il pm Alessandro Pili aveva chiesto la condanna dell'imputato a 14 anni di carcere. A suo parere quello di Sant'Elia fu un delitto non premeditato, ma dietro al quale non ci fu, come sostenuto da De Agostini, alcuna provocazione.
L'OMICIDIO - La tragedia si consumò nel cuore della notte tra i pilotis di palazzo Gariazzo. Angius è in compagnia dell'amico Efisio Pisu, unico testimone oculare del delitto. «Ci siamo rivolti a un ragazzo con una cuffia - racconta Pisu -, poi io sono entrato nel bar per prendere delle birre. Quando sono uscito ho visto Simone e l'altro avvinghiati e quest'ultimo che lo colpiva da dietro con un coltello al collo». Angius resta sull'asfalto per un'ora prima che qualcuno chiami il 118. Muore subito dopo l'arrivo in ospedale. Diversa la versione di De Agostini, che una volta arrestato dirà di essersi sentito minacciato da Angius e di averlo colpito per paura.© Riproduzione riservata