Assalto eolico, in attesa dei ricorsi riesplode la protesta popolare
A breve le udienze su aree idonee e decreto Pichetto Fratin, nel frattempo il “no” arriva anche al CarnevalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sulle aree idonee il cielo è plumbeo. Da quando il Governo ha impugnato la legge della Sardegna, tutto tace. E c’è chi lega le sorti della legge 20 con quelle del decreto Pichetto Fratin, che fissa le regole di idoneità e inidoneità delle aree, sulla base delle linee guida del decreto Draghi.
Ci sono però due eventi prossimi futuri di cui tenere conto. Il primo è il 19 marzo, giorno in cui il Tar del Lazio discute in camera di consiglio il ricorso proposto da Assolau srl contro il ministero dell’Ambiente, la Regione Sardegna e altri, per l’annullamento del decreto del ministero dell’Ambiente, di concerto con il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste del 21 giugno 2024 recante “Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili”. L’altro è il pronunciamento della Consulta sulla legge sarda, che potrebbe arrivare ai primi di aprile.
Sullo sfondo c’è sempre la Pratobello 24, la proposta di iniziativa popolare, sostenuta da quasi 211mila sardi, che giace in qualche cassetto della Regione senza essere mai stata sostenuta seriamente dalla politica sarda. «Rispolveratela e approvatela», fanno sapere gli attivisti: «È l’unica salvezza». Il Presidio del popolo Sardo, ad esempio, porterà la questione all’attenzione dell’opinione pubblica domenica, durante il Carnevale di San Gavino.
Tutti i dettagli nell’articolo su L’Unione Sarda in edicola e nella versione digitale.