Questa mattina, alle otto e mezza, al suono della campanella, davanti alla scuola elementare "Maria Immacolata" della città catalana, i bambini della prima, accompagnati dai genitori, non sono entrati in classe e sono rimasti nel piazzale antistante. In aula c’era la maestra sotto accusa, quella che, secondo i genitori terrorizza i bambini, strappa i fogli dal quaderno e spesso e volentieri usa un linguaggio non proprio consono a quello di un’educatrice. Solo alle nove, con l’arrivo della maestra di sostegno, i genitori hanno deciso di far entrare i figli a scuola.

LA PROTESTA - Le famiglie vogliono una soluzione che faccia “riacquistare la tranquillità a noi e ai nostri figli” e hanno chiesto e ottenuto un incontro con il dirigente scolastico. La protesta è esplosa in concomitanza con il rientro al lavoro dell’insegnante, avvenuto dopo due mesi in cui la donna era in malattia. E lei, la maestra sotto accusa, preferisce non parlare, in attesa di capire come evolverà la situazione.
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