A Samugheo “Mojos e Marigas”, il Festival Agroalimentare del Mandrolisai
Appuntamento sabato 16 e domenica 17 novembrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Contrastare lo spopolamento, valorizzando aziende e territorio. Questa la missione di “Mojos e Marigas”, il Festival dell’Agroalimentare del Mandrolisai, evento in programma sabato 16 novembre e 17 novembre a Samugheo, promosso dal Comune in collaborazione con la Regione e cofinanziato dal ministero dell’Agricoltura, con la partecipazione della Pro Loco di Samugheo e da Brand Sardinia di Ramona Cherchi, esperta di country branding, sales & marketing, general e project management e comunicazione.
La manifestazione si aprirà con un convegno, previsto per sabato 16 novembre, alle ore 10,30, nella sala del Museo MURATS, dal titolo: “Contrastare lo spopolamento: comunicazione empatica, lavoro di squadra, supporto commerciale alle aziende e valorizzazione del territorio”.
All’incontro parteciperanno il deputato di FdI, Francesco Mura, su delega del ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida; il vicepresidente della Regione e assessore al Bilancio e Programmazione, Giuseppe Meloni; il presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca; il Comune di Samugheo, con il sindaco, Basilio Patta, il vicesindaco e assessore alle Attività produttive, Massimiliano Urru, e Ramona Cherchi di Brand Sardinia.
Molto atteso è l’intervento di Mario Macis, samughese doc, professore di Economia alla Johns Hopkins University, Carey Business School. Macis è anche Research Associate al National Bureau of Economic Research (NBER) e all’ Institute of Labor Economics (IZA).
La seconda giornata dell’evento, domenica 17 novembre, una serie di eventi saranno ospitati lungo le vie del paese. Per l’occasione questi centri di incontro, degustazione, esposizione delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’artigianato locale, vetrine per il pubblico e luoghi di incontro e scambio di opinioni e relazioni, saranno identificate con nomi specifici: le Vie della Memoria, per riscoprire le radici più profonde della cultura samughese; le Vie dei Pani, che accoglieranno i visitatori con il profumo del grano appena sfornato; le Vie dei Sapori, dove il gusto sarà protagonista, con assaggi di salumi e carni che portano in tavola il sapore genuino di ingredienti locali.
Non possono mancare le Vie degli Artigiani, per entrare nel laboratorio della Sardegna più autentica, dove il sapere antico e la creatività moderna si fondono in opere uniche. Qui ogni pezzo di tessuto, ogni ricamo e accessorio racconta una storia di pazienza, precisione e passione.
Infine, le Vie del Turismo e delle Esperienze che rappresentano il cuore pulsante dell’incontro e della scoperta. Qui, il territorio si apre agli occhi di chi desidera esplorarlo, in un percorso che va dall’agriturismo alla natura incontaminata, tra sfide di arrampicata e momenti di festa.
(Unioneonline)