Aeroitalia incrementa i voli sulla tratta Olbia-Linate anche nel giorno 11 aprile (oltre a quello del 7). La novità è stata comunicata dalla compagnia coinvolta nel regime di continuità territoriale fra la Sardegna e la penisola, “per venire incontro alle esigenze di mobilità della clientela”.

La stessa Aeroitalia era finita nel mirino di una polemica nata sui social in seguito a un post pubblicato da Geppi Cucciari. La comica macomerese aveva scritto un messaggio in cui spiegava: “Noi sardi, a volte, torniamo a casa per Pasqua. Torniamo anche se non è Pasqua. Una delle compagnie che copre le tratte è Aeroitalia. Che non permette la lista d’attesa con un biglietto già emesso, e ha un call center col quale parlare è impossibile. Impossibile”. E chiedeva poi suggerimenti ai suoi follower, ricevendo oltre 600 risposte che comprendevano storie simili fatte di disagi, difficoltà, critiche.

La nota della compagnia con cui spiega di aver aumentato la frequenza dei viaggi contiene un riferimento proprio al post dell’artista sarda: “Speriamo di aver fatto felice anche la signora Geppi Cucciari a cui auguriamo una serena Pasqua e che non vediamo l’ora di ospitare a bordo dei nostri voli”. Non è mancata la contro-replica: “Grazie Aeroitalia per questa generosità, a nome mio e di tutti quelli che in Sardegna vanno per amore della famiglia, per chi dalla Sardegna vola per lavoro, per altri amori e per curarsi. Il tema è delicato, lo sappiamo, confidiamo sempre in tariffe più accessibili, per i residenti, per i nativi, per i turisti. In servizi più efficienti. E questo non riguarda solo voi, ma anche Volotea e ITA Airways Virtual. La continuità territoriale è da tanto, troppo tempo un problema, paga uno schema obsoleto la cui risoluzione di certo non passa solo da voi ma anche attraverso gli accordi con la Regione Sardegna (e dai suoi accordi precedenti, e precedenti a quelli precedenti) che poi dovrebbe essere sostenuta dallo Stato (qualunque sia il governo) e poi dall’Europa che al mercato mio padre comprò. Le difficoltà, mi sembra superfluo sottolinearlo, non nascono oggi”.

E aggiunge ancora: “Io, in quanto sarda (residente e quindi più fortunata di altri) vorrei comunque fosse più semplice, accessibile e vantaggioso tornare a casa, anche per chi in Sardegna ha la propria famiglia di origine, ma ne ha una propria a Milano, a Roma, e magari per ragioni legate al mutuo o al lavoro ha dovuto spostare la propria residenza. Famiglie per cui valutare di tornare a casa, dai propri genitori, fratelli, può essere proibitivo. Confido. Confido sempre. Continuerò a volare con voi, e con le altre compagnie, naturalmente. Ma mi permetto di aggiungere qualcosa. Che questi, e altri voli aggiuntivi non sembrino Mai una concessione a chi si lamenta. Spostarsi è necessario, la continuità territoriale è un diritto volto ‘a garantire i servizi di trasporto ai cittadini in regioni disagiate della nazione a cui appartengono superando gli svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o difficile accesso’. Ricordando, per quanto ovvio, che in Sardegna non si arriva col treno né in autostrada. A dividerci e unirci da tutto c’è il mare. Una delle cose che rende questa terra così unica. Il mio cuore è in Sardegna e anche grande parte della mia vita, tra Cagliari, Macomer e Olbia. Chi ha radici salde può andare ovunque. Ma torna sempre. Facciamo in modo sia una possibilità e non solo un desiderio troppo spesso irrealizzabile”.

(Unioneonline/s.s.)

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