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Seminare il futuro, in 5 regioni l'evento di NaturaSì
20 ottobre 2025 alle 20:40
Pomarance, 20 ott. (askanews) - Come ogni anno, si è svolta in cinque grandi aziende agricole bio l'iniziativa Seminare il futuro, promossa da NaturaSì assieme alla Fondazione omonima. Un evento nato nel 2016 per sensibilizzare i cittadini sulla provenienza del cibo e sull'importanza del biologico per l'agricoltura, l'ambiente e la nostra salute. La giornata di festa che ha coinvolto migliaia di persone è stata animata da varie attività: voli in mongolfiera, laboratori per bambini e adulti, attività manuali, visite guidate, degustazioni di prodotti biologici. Ma il fulcro della manifestazione è stata la semina collettiva del primo seme di grano duro selezionato appositamente per l'agricoltura biologica dopo 10 anni di ricerca. Abbiamo parlato con Fabio Brescacin, Presidente di NaturaSì: "Abbiamo preso in mano questo lavoro con Seminare il futuro, che è una fondazione fondata da Naturasi, e dalla cooperativa Girolo Omoni, ormai quasi dieci anni fa, e stiamo lavorando sul principe, sul principe delle culture, che è il grano. Quindi stiamo lavorando sul grano duro, abbiamo selezionato un primo grano, che si chiama Inizio, proprio il primo, che è stato anche registrato, quindi sapete che i recensimenti vanno anche registrati, e adesso abbiamo un altro che si chiama Prossimo, quindi stiamo lavorando su questo". Seminare il Futuro si tiene tra l'altro in una delle più importanti aziende biologiche e biodinamiche a livello nazionale, "Il Cerreto", in Toscana. È poi intervenuto Carlo Brivio, titolare dell'Azienda agricola biodinamica "IL Cerreto": "Noi abbiamo aderito a Seminare il futuro perché il problema dei semi è un problema cruciale per l'agricoltura nel futuro. I semi vogliono dire la biodiversità, poi specialmente nel biologico ci sono parecchi regolamenti che normano tutta la questione, e quindi è importante che noi agricoltori abbiamo la possibilità di avere dei semi nostri. È una maniera anche politica di poter scegliere il proprio futuro e non dover dipendere magari da multinazionali, poche multinazionali che dipendono brevetti e che poi fanno un po' quello che vogliono".La varietà delle colture comporta una varietà alimentare che influisce positivamente sulla salute. Infine abbiamo parlato con il Dott. Franco Berrino, Medico Epidemiologo: "La biodiversità è molto importante e sta scomparendo. Oggi proprio la produzione agricola privilegia soltanto le cose che rendono di più, le varietà che rendono di più, quindi stiamo perdendo biodiversità. Ma è molto importante mangiare cose diverse. Nel nostro studio il 20% della popolazione che mangia più cose diverse, indipendentemente dalla quantità e dal numero di cose diverse, ha una mortalità del 37% inferiore rispetto al 20% della popolazione che mangia sempre le stesse poche cose. Il nostro organismo ha bisogno di tutto quello che la natura nella stagione produce".Con il seme di grano duro denominato INIZIO ha preso il via, dunque, la produzione di culture resilienti più facilmente adattabili ai cambiamenti climatici e molto meno impattanti sul suolo.