Scienziati Usa in arrivo a Marsiglia: fuga dall'America di Trump

26 giugno 2025 alle 19:40
Marsiglia, 26 giu. (askanews) - L'università di Aix-Marsiglia, che in marzo aveva lanciato un appello ai ricercatori americani offrendo asilo alla loro libertà accademica, ha accolto i primi scienziati in fuga dall'America di Donald Trump.Sono una decina, fra gli altri Brian Sandberg, uno storico originario dell'Illinois che ha deciso di trasferirsi dopo una conferenza in Francia. "Le istituzioni federali che gestiscono e finanziano la ricerca vengono smantellate. L'80% del personale del ministero dell'Istruzione da quanto ho capito è stato licenziato. Come anche l'80% del personale del National Endowment for Humanities, la più importante organizzazione per la ricerca della storia delle scienze umane. In primavera stavo scrivendo una richiesta di fondi con alcuni dipendenti del ministero che adesso non ci sono più", ha detto.Altri accademici se ne sono andati in Canada, molti altri ancora sono in bilico, anche se avrebbero un posto fisso, perché l'amministrazione Trump ha varato una vera guerra finanziaria agli atenei troppo indipendenti, primo fra tutto la prestigiosa Harvard, che pretendono di gestire la libertà d'opinione dei loro studenti e mantenere i programmi per la diversità. Il programma di Marsiglia si chiama "Safe place for Science", un posto sicuro per la scienza. "Quello che succede negli Stati Uniti colpisce tutto il mondo e anche la ricerca francese" dice il rettore Eric Berton. "Tutto è complementare; accogliere, salvare i nostri colleghi americani significa accogliere la ricerca del pianeta".Berton li chiama "rifugiati della scienza", ma a James, ricercatore in climatologia, il termine non piace e spera di poter tornare indietro. Però osserva: "Il clima in America è molto scoraggiante, per la scienza e in molti ambiti di ricerca, perché ci sono interi settori, e parole, che non sono più accettati. La politica impatta sulla ricerca e rende difficile essere uno scienziato".