TG VIDEOLINAUltime Edizioni
Roche e i 700 milioni di effetto moltiplicatore in Italia
12 luglio 2025 alle 12:10
Roma, 12 lug. (askanews) - In un Paese che punta su competitività e innovazione per costruire il proprio futuro, il settore biotech si conferma un pilastro dell'economia italiana. E Roche Italia ha un ruolo leader in questo settore. All'ambasciata della Svizzera è andato in scena l'evento "Effetto moltiplicatore: il biotech come motore di sviluppo per l'italia" che ha offerto l'occasione per un confronto sul contributo del biotech alla crescita del Paese. Andrea Fortuna, partner di PwC, ha descritto così lo studio di impatto condotto insieme Roche. Abbiamo parlato con Andrea Fortuna, Partner PWC: "Dal punto di vista economico c'è un effetto di moltiplicatori di 2.6 rispetto al valore aggiunto diretto di Roche in Italia. Sul mondo occupazionale 3.3 è l'effetto moltiplicatore per ogni dipendente Roche che genera 3.3 occupati su tutta la filiera. E, non ultimo, sul sistema sanitario dove la ricerca fatta da Roche Italia genera 2.6 di moltiplicatore di costi evitati rispetto ad ogni euro di investimento che Roche ha fatto". 712,5 milioni di euro, pari allo 0,03% del PIL nazionale. Questa è la cifra generata da Roche in Italia, il cui valore aggiunto totale derivante dalle attività dirette e indirette dell'azienda è stato di 446,7 milioni di euro, con una quota diretta di 274,6 milioni. Per ogni euro di valore aggiunto diretto se ne generano 2,6 per l'economia italiana, coinvolgendo oltre 50 settori economici. Questo è ciò che emerge è l'effetto moltiplicatore delle attività di Roche in Italia: La sfida ora è rendere sostenibile e duraturo negli anni questo flusso. È poi intervenuto Stefanos Tsamousis, General Manager di Roche Pharma: "Ma uno degli ostacoli più importanti che dobbiamo affrontare è il meccanismo del payback. Il meccanismo del payback è stato creato molti anni fa, probabilmente per far fronte a un'esigenza a breve termine. Ma oggi sta diventando un peso per il settore e sta creando davvero un ambiente sfavorevole in cui operare. Crediamo, infatti, e sosteniamo la posizione del Ministro della Salute, il Professor Orazio Schillaci, espressa nell'assemblea dell'Associazione Farmaceutica, che sia necessario affrontare e rivedere il meccanismo del payback. A mio avviso, è necessario riprogettare l'intero processo al fine di creare un ambiente equo, che favorisca l'innovazione e porti benefici diretti alla società, ai pazienti e all'economia".Per questo l'evento ha raccolto diversi esperti del settore in due tavole rotonde per parlare di lavoro ed economia: da Guido Beccagutti di Confindustria a Daria Perrotta della Ragioneria di Stato, passando per Andrea Montanino di Cassa, depositi e prestiti e per Enrica Giorgetti di Farmindustria. "Serve più innovazione e ricerca, questo settore del BioTech è già particolarmente presente la ricerca. Si può fare di più, si possono creare lavori a maggiore valore aggiunto, si possono in questo modo attrarre e trattenere talenti in Italia ed in Europa. E con le tecnologie sviluppate all'interno del settore poi si può contribuire non soltanto nel mondo bio medicale ma poi queste possono avere ricadute in tanti altri campi. Pensiamo ai carburanti verdi, o tutto quello che può servire per l'ambiente. Il BioTech è un settore che va spinto sempre di più in Europa". In conclusione l'Head of Pharma International di Roche, Padraic Ward, ha sottolineato come attraverso il Biotech si può costruire un sistema Italia più innovativo, sostenibile e competitivo.