Ponte sullo Stretto, Bonelli in aula legge i nomi di famiglie mafiose

29 maggio 2025 alle 19:00
Roma, 29 mag. (askanews) - "Alcuni giorni fa, nel decreto Infrastrutture, il Ministro Salvini ha proposto una deroga alle norme antimafia per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Ci sentiamo più sicuri così? No, io non mi sento più sicuro. Io, devo dire, non mi sento sicuro con Salvini al Governo, questo sì, sono fortemente preoccupato, da questo punto di vista". Lo ha detto il deputato Avs Angelo Bonelli durante la seduta fiume in aula alla Camera sul decreto sicurezza."Come facciamo a essere sicuri - si è chiesto Bonelli - quando il governo dovrebbe garantire ai cittadini sicurezza per esempio nell'evitare di favorire i mafiosi? Per esempio, io adesso voglio leggervi i nomi di alcune famiglie mafiose - clan 'ndrine che non saranno contente, oggi, che io stia per leggere i loro i nomi in Aula - che hanno rilevato i terreni, hanno acquistato con la compravendita i terreni dove si realizzerà il ponte sullo Stretto di Messina. Ma la società Stretto di Messina, il Governo, il Ministero delle Infrastrutture lo sapevano, perché il documento sugli espropri l'hanno fatto loro. Sapevano che quelle famiglie avevano acquistato, però il Governo vuole derogare. È questa sicurezza? Ci sono gli eredi della famiglia del clan di Santo Sfameni, detto 'il patriarca', figura centrale nei rapporti tra mafia e ambienti istituzionali, già condannato per gravi reati e arrestato con l'accusa di essere uno dei promotori della mafia messinese. E poi c'è la famiglia che ha acquistato il casolare di Villafranca Tirrena che fu rifugio di latitanti e teatro di summit mafiosi, tra cui quello con Angelo Siino, noto come il Ministro dei lavori pubblici di Cosa nostra e il boss Michelangelo Alfano. 'Ndrine che vanno ad acquistare i terreni mentre c'è un Governo che chiede la deroga alle norme antimafia".