Polemica sulla telefonata di Manca per le cure di una disabile, Manca risponde a Maieli
«Io ci sarò sempre, fin quando avrò voce. Per i disabili, per i genitori che hanno bisogno di me. Ma soprattutto ci sarò per tutte le persone che costantemente, ogni giorno, ogni notte, mi scrivono per chiedere aiuto».
L’assessora regionale al Lavoro Desirè Manca pare averne fatto una missione. Il consigliere regionale di Forza Italia Piero Maieli l’ha accusata di essere intervenuta per creare una corsia preferenziale, con una telefonata alla direttice sanitaria dell’Aou di Sassari, per il caso di una ragazza disabile che necessita di un intervento urgente ai denti. La lista d’attesa sarebbe di tre anni ma dopo l’appello della mamma della paziente, Manca ha alzato il telefono e sembra aver sbloccato la situazione, come testimoniato dalla stessa donna. «Una bella notizia», ha commentato il forzista, «ma non altrettanto le modalità: sembra il Cup Manca», ha attaccato.
L’assessora ha risposto con un video in serata: «Maieli fino a un anno e mezzo fa sedeva nel banchi della maggioranza e quindi sosteneva Solinas, il principale artefice della distruzione della sanità sarda negli ultimi cinque anni. E allora succede che una signora che mi scrive un po' di tempo fa raccontandomi una storia molto delicata di una figlia, di sua figlia disabile. chiedendomi aiuto. Questo messaggio non l’avevo visto e mi è stato riproposto ieri».
E allora cosa ha fatto l’assessora (al Lavoro)? «Ho ascoltato questa signora e l'ho semplicemente messa in contatto con il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, la quale ha fatto una cosa che magari il consigliere Maieli non ha mai fatto nella sua vita. L'ha semplicemente ascoltata, senza prometterle assolutamente che avrebbe seguito una corsia preferenziale rispetto agli altri, ma le ha detto e le ha promesso che avrebbe seguito il caso come per tutti i ragazzi e i bambini disabili. E da qua la strumentalizzazione».
Matta concede, sarcasticamente: «E allora sì, è vero, sono fastidiosa, ma fatevene una regione. Io penso che fino a quando Dio mi darà la voce per parlare e le orecchie per ascoltare, io ascolterò sempre tutti, soprattutto le persone che hanno maggiore bisogno di me e coloro che mi scrivono e che non mi conoscono. Perché io aiuto tutti indipendentemente dal fatto che votino a destra, a sinistra, al centro, in basso, in alto, che siano di sinistra o di destra: ho semplicemente ascoltato la loro voce e ho semplicemente e continuerò sempre a farlo, l'obiettivo di cercare di essere d'aiuto alle tante persone che hanno necessità. E questo non significa andare e far scavalcare tutto un iter del sistema sanitario, e questo non significa far percorrere una strada preferenziale, perché per me, sapete, i disabili sono tutti uguali, per me i genitori che hanno bisogno di essere ascoltati e anche di essere aiutati sono tutti uguali».
