«Pace, onore, disciplina»: l’Esercito presenta a Cagliari il Calendario 2026 “Lo giuro!”

12 dicembre 2025 alle 15:19

Presentato questa mattina il Calendario dell’Esercito 2026, dal titolo “Lo giuro!”, un’edizione dedicata al significato profondo del giuramento militare e ai valori che definiscono chi sceglie di servire il Paese. Come per gli anni precedenti, una quota del ricavato delle vendite sarà devoluta all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari di Carriera dell’Esercito, che assiste circa 500 persone. L’Esercito racconta la propria identità in un anno simbolico che avvicina all’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, mentre in Sardegna si rinnovano memoria, formazione e testimonianze. 
Il CalendEsercito 2026 racconta i valori fondamentali attraverso le immagini, realizzate a mani, e le parole degli allievi di Accademie e Scuole Militari.


Aprendo l’incontro, il tenente colonnello Alessandro Mura, insignito di riconoscimenti in Afghanistan nel 2011 e della Medaglia al Valore nel 2013, oltre alla sua esperienza ha ricordato che: «Il cambiamento tecnologico ci costringe a stare al passo. Ma ciò che distingue il robot dall’uomo sono proprio i valori che albergano in noi, guidandoci in ogni azione».


Spazio poi alla testimonianza del Comandante del Comando Militare Esercito di Sardegna, Generale di Brigata Stefano Scanu, che ha raccontato l’origine della sua scelta militare: la famiglia, i nonni nati all’inizio della guerra, la scuola – con la disciplina appresa da figlio di insegnanti – la Chiesa e lo sport come maestri di valori autentici. «Questo non è un semplice calendario, ma una rappresentazione grafica dei valori che caratterizzano la vita di ogni militare. Un percorso che avvicina i giovani all’esercito e celebra chi difende la Repubblica», ha spiegato. 
Il Generale ha poi rinnovato il legame profondo tra la Sardegna e la vita militare: «I giovani sardi nelle Forze armate sono tanti, ma dovrebbero essere di più. Credo non ci sia sardo che non ami la Brigata ‘Sassari’, perché è motivo di orgoglio. Mettersi a disposizione degli altri richiede generosità, disciplina, coraggio, disinteresse. Difendiamo il Paese a prescindere da tutto: anche coloro che non ci vogliono bene, anche i più deboli».


Al termine della cerimonia è stata inaugurata la mostra “Scegliere la Patria. Soldati valorosi nella Guerra di Liberazione. Contesto operativo sardo-corso. 1943 - 1945”, curata dal ricercatore militare Alberto Monteverde.