Nuoro, viaggio nel “deserto” di Santu Predu: «Il quartiere è agonizzante, servono risposte»
«Santu Predu è un deserto», ripete di continuo Elena Ganga, dalla sua bottega di dolci sardi. Una cliente aggiunge: «Non ci sono negozi, le botteghe sono poche: la gente preferisce i centri commerciali». È il quartiere deleddiano per eccellenza. Trasuda fascino e storia da ogni vicolo. Peccato però che a Santu Predu, Mastros in Nugoro a parte, abbondino solo i problemi, le carenze e le case sfitte.
Le transenne in via Chironi oramai sono una costante, raccontano le innumerevoli criticità in arrivo dagli immobili del rione-simbolo di Nuoro. Case vuote in quantità, il rischio crolli resta sempre alto. L’atmosfera appare quasi irreale. Eppure le potenzialità sono molteplici. Luisa Ganadu, parrucchiera da una vita, di recente ha deciso di aprire il suo salone davanti al Mulino Gallisai. L’assessore alle Attività produttive, Giuseppe Mercuri, dichiara: «Pensiamo di organizzare più eventi, magari scaglionati nel corso dell’anno, sfruttando tutti i mezzi a disposizione».
Gli intervistati sono: Elena Ganga, artigiana; Luisa Ganadu, parrucchiera; Giuseppe Mercuri, assessore alle Attività produttive
