Non autosufficienti, la Sardegna esporta un modello che funziona

19 giugno 2024 alle 18:21

Inclusione, aiuto, qualità della vita. La missione di ABC, l’associazione bambini cerebrolesi, parte da lontano. Nata in Sardegna e oggi riferimento nazionale per le politiche di settore, ABC è un’organizzazione di volontariato, di ‘’auto aiuto’’ tra famiglie di persone con disabilità grave e gravissima. Si batte per migliorare la legge 162 del 98, che prevede progetti a misura di individuo, e riconoscere ai bambini cerebrolesi il diritto di vivere e curarsi nel proprio nucleo familiare.

Il metodo ABC ha anticipato la legge regionale ‘’Ritornare a casa’’, sostenuta con 250 milioni l’anno. L’importo più alto in Italia per queste politiche. Anche il recente decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri sui piani di vita personalizzati e individuali fa riferimento alle buone pratiche introdotte dall’associazione.

Al modello Sardegna è interessata l’agenzia governativa Sapport di Malta, che fornisce supporto, servizi e orientamento alle persone con disabilità. Un rapporto già avviato con Abc Italia, all’interno dell’European Social Network, e oggi avviato verso una proficua collaborazione.

Una delegazione maltese, guidata dalla direttrice dell’Agenzia Sapport, Glenda Curmi, ha incontrato a Cagliari gli operatori della ‘’rete’’ promossa da Abc.

E’ stato un ‘’Laboratorio di vita indipendente’’: con Marco Espa e Francesca Palmas, rispettivamente presidente e responsabile Centro studi di Abc Italia; Paolo Castaldi, per 18 anni responsabile del reparto di rianimazione dell’ospedale Marino di Cagliari e componente della Commissione tecnica per la non autosufficienza per la Regione Sardegna (che ha scritto in buona parte il testo della legge “Ritornare a casa”, da lui declinato in particolare per i malati di Sla), e Paolo Puddu, operatore di Abc Sardegna.

Gli ospiti maltesi hanno anche partecipato a un percorso di formazione itinerante con Luisanna Loddo (presidente di Abc Sardegna) e Pierangelo Cappai (presidente di Diversamente Odv e membro di Autismo Europa). Hanno anche visitato alcune cooperative di eccellenza del Terzo settore che lavorano sui piani personalizzati, come la cooperativa sociale “Le Api” e l’associazione “Le Rondini” di Sant’Antioco.

Insomma l’incontro con una progettualità diffusa e personalizzata, che incrocia anche l’inclusione scolastica, essenziale per Malta dove i bambini con disabilità grave vengono tenuti a casa.

Il 25 giugno è prevista a Bruxelles una nuova conferenza dell’European Social Network.  Malta sta per affrontare la riforma del settore Politiche Sociali: un pezzo di Sardegna potrebbe farne parte.