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Mieloma multiplo, presente e futuro della presa in carico dei pazienti
29 ottobre 2025 alle 11:15
Roma, 29 ott. (askanews) - Migliorare la presa in carico del paziente con mieloma multiplo è una sfida crescente per la sanità italiana. È necessario adottare sul territorio reti e protocolli comuni per garantire una continuità assistenziale e migliorare la qualità di vita, ottimizzare l'utilizzo delle risorse sanitarie e garantire un approccio multidisciplinare per una corretta presa in carico del paziente. Se ne è discusso al terzo incontro del ciclo APCO HELT Health Talks: esplorando il sistema salute, dedicato al tema "Mieloma multiplo: il presente e il futuro della presa in carico dei pazienti": istituzioni, esperti del settore ed associazioni di pazienti si sono confrontati per analizzare le principali criticità legate alla presa in carico del paziente con mieloma multiplo ed individuare azioni concrete da mettere in campo per migliorarne la gestione e l'assistenza sul territorio.Prof. Mario Boccadoro, Fondazione European Myeloma Network Italy Onlus: "Il mieloma multiplo è una malattia grave, assai grave, una malattia neoplastica che ha come caratteristica quella di dare delle lesioni osteolitiche, quindi anche dolore e fratture. Il punto è che ci sono cure che hanno cambiato sostanzialmente la situazione, quindi negli ultimi diciamo 10 anni siamo passati da una sopravvivenza di 2-3 anni, non buona, a sopravvivenze di 10 anni quindi è cambiato tutto, è cambiato il mondo, grazie a una serie di nuove chemioterapie e dell'immunoterapia che è entrata prepotentemente, in associazione alla chemioterapia, a cambiare lo scenario".Gli esperti e le associazioni hanno sottolineato la necessità di spostare il focus sulla presa in carico globale dei pazienti affetti da mieloma multiplo, con un approccio multidisciplinare per garantire un trattamento personalizzato per una migliore qualità di vita.Prof. Mario Boccadoro, Fondazione European Myeloma Network Italy Onlus: "Un paziente che vive 10 anni o forse 15 con le nuove terapie non ha bisogno di ospedalizzazione, ma ha bisogno di rientrare nella società, di rientrare nel lavoro, ha bisogno di gestire la sua cronicità in una maniera altamente specialistica. Le reti ospedaliere ci sono, cominciano a funzionare, ma qui dobbiamo andare oltre la rete ospedaliera, dobbiamo arrivare veramente sul territorio a portare le specialità. Un paziente che ha bisogno di uno specialista ha bisogno di un gruppo di medici in cui è incluso uno specialista e quindi la multidisciplinarietà per la gestione della cronicità sono due parole che vanno assolutamente insieme".La gestione del mieloma multiplo richiede quindi un'assistenza sanitaria di prossimità in grado di rispondere ai bisogni reali delle persone, in uno scenario in cui le criticità strutturali e la regionalizzazione sanitaria limitano un accesso omogeneo alle cure. I costi associati alla malattia sono un'altra sfida significativa per le famiglie e per la società, alla quale le istituzioni possono dare una risposta.On. Vanessa Cattoi, deputata promotrice Intergruppo parlamentare "Insieme per un impegno contro il cancro": "L'impegno delle istituzioni per combattere il mieloma multiplo è sicuramente dare voce ai pazienti, quindi ai diretti interessati. Oggi è una giornata molto importante perché comunque il mieloma multiplo è una patologia che coinvolge all'incirca 6000 cittadini all'anno e quindi si parla di una platea di circa 34.000 persone direttamente interessate. Dobbiamo sempre concentrarci soprattutto sull'approccio sia rivolto al paziente ma anche rivolto alla sostenibilità economica e finanziaria, soprattutto delle terapie innovative che possono sicuramente dare un vantaggio in favore dei pazienti che hanno questa patologia".L'evento si è tenuto con il contributo non condizionante di Pfizer.
