Massimo Zedda (ri)eletto sindaco di Cagliari: le prime dichiarazioni

10 giugno 2024 alle 20:43

«Il primo ringraziamento va alla città. Un’altra volta mi dà fiducia. A me e alla coalizione. E ci attribuisce un importante carico di responsabilità: ora dobbiamo ripristinare la sintonia tra Comune e cittadini». 

Le prime parole di Massimo Zedda rieletto sindaco di Cagliari, nella sede di via Emilia, con accanto il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini e al segretario provinciale del Pd, Guido Portoghese, sono per «i cagliaritani che soffrono di più, i meno abbienti». Poi il ringraziamento a tutte le  «candidate e  i candidati. Ma anche agli avversari. Per la correttezza e serietà in questa campagna elettorale. Non c’è stata nessuna caduta di stile. La rissa e la maleducazione allontanano i cittadini, non trasferiscono uno stile istituzionale». 

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Zedda guarda ai giganti della storia: «Ricordo che oggi, 10 giugno del 2024, è il centenario dell’omicidio di Matteotti.  Domani saranno 40 anni dalla scomparsa di Enrico Berlinguer, avvenuta l’11 giugno del 1984. In un momento come questo mi piace ricordare coloro che hanno dato la vita per la politica, i diritti e la libertà. Noi, con modestia, prendiamo il loro testimone. E a loro ci ispiriamo».

Uno sguardo ai dati permette a Zedda di registrare un consenso che si avvicina a quello che lo aveva portato a Palazzo Bacaredda nel 2011, la sua prima volta: «E questo per noi è un ulteriore elemento di responsabilità».

Ora c’è da lavorare: «Affronteremo subito i problemi evidenti. I cantieri, la viabilità, la pulizia della città. Ma», assicura Zedda, «dobbiamo fare un ragionamento parallelo sullo sviluppo e la crescita, di Cagliari e della Città metropolitana».