La Sardegna chiede a gran voce l’attivazione del registro tumori: «Non possiamo più attendere»

25 ottobre 2024 alle 16:32aggiornato il 25 ottobre 2024 alle 16:32

Il registro tumori, lo strumento essenziale per garantire la salute pubblica e comprendere la diffusione delle patologie oncologiche in Sardegna, è al centro del convegno nella sala convegni dell’ospedale Oncologico Businco di Cagliari. L’incontro nasce con l’obiettivo di fare luce sull’importanza di un sistema di monitoraggio affidabile e aggiornato per affrontare in maniera efficace l’allarmante diffusione delle malattie tumorali nell’Isola, che oggi ha raggiunto livelli preoccupanti.

«La mancata operatività del registro tumori, istituito con legge regionale nel 2012, ci priva di una visione aggiornata e completa della diffusione delle patologie oncologiche nelle diverse aree della Sardegna», dichiarano gli organizzatori. Senza questo strumento, infatti, le autorità sanitarie sono limitate nelle azioni di controllo e prevenzione, specie in relazione a rischi specifici che possono essere associati a determinate attività industriali o a fattori ambientali locali.

Il convegno promosso da sei associazioni di settore – AIEA (Associazione Italiana ex-Esposti Amianto), ASPAO (Associazione Sarda Prevenzione e Assistenza Oncologica), Comitato Sa Luxi Pro Registro Tumori, Medicina Democratica Sardegna, Associazione Presidio Piazzale Trento e AREA Sardegna (Associazione Regionale ex-Esposti Amianto) – il convegno vede la partecipazione di esperti, studiosi e rappresentanti istituzionali di rilevanza regionale, nazionale e internazionale, che discuteranno la necessità di uno strumento sistematico di raccolta dati per affrontare un quadro epidemiologico sempre più drammatico.

I dati forniti dall’Istat sono eloquenti: nel 2021 i tumori sono diventati la prima causa di morte in Sardegna, con il 33,01% dei decessi, pari a 5.244 persone. Un incremento rispetto al 2020, che contava il 32% dei decessi, ben sopra la media nazionale del 29,4%. «Questo aumento costante è un segnale di allarme che non può più essere ignorato», sottolineano Francesco Carta di Medicina Democratica Sardegna e Giancarlo Nonis del Comitato Sa Luxi Pro Registro Tumori, tra i principali organizzatori dell’evento.

Il convegno punta non solo a sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche a stimolare una rapida risposta istituzionale: «È importante per la Sardegna poter contare su un Registro tumori funzionante, che ci permetta di monitorare, analizzare e prevenire i casi oncologici, ma anche di individuare possibili cause e programmare interventi di bonifica laddove necessario».

Nel video Maria Teresa Ionta, medica oncologa e Associazione Sarda di Prevenzione, Assistenza Oncologica (ASPAO).