Inquinamento da plastica, a Ginevra nulla di fatto: niente Trattato

16 agosto 2025 alle 15:45
Roma, 16 ago. (askanews) - Ancora un nulla di fatto: dopo circa dieci giorni di negoziati, non si è arrivati a un Trattato globale per porre fine all'inquinamento da plastica. A Ginevra sono stati sospesi i lavori poiché non si è trovato un consenso su come il mondo dovrebbe affrontare questo problema in continua crescita.I negoziatori di 185 paesi hanno lavorato oltre la scadenza alla ricerca, alla fine vana, di un terreno comune."A questo punto, è evidente che non siamo riusciti a raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati", ha affermato con amarezza Inger Anderson, direttrice del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente.A Ginevra si è visto "che la stragrande maggioranza degli Stati del mondo ha espresso la volontà e l'allineamento per un Trattato efficace per porre fine all'inquinamento da plastica - ha osservato il WWF, aggiungendo che - questo dà speranza per il futuro. Tuttavia, una minoranza di paesi oppositori e un processo decisionale basato sul consenso unanime ci lasciano senza aver raggiunto il risultato ambito e dimostrano che quest'approccio non è funzionale nei negoziati internazionali sull'ambiente".Alcuni paesi devono "ammorbidire le loro posizioni" ha affermato il ministro dell'Ambiente danese Magnus Heunick e Graham Forges, a capo della delegazione di Greenpeace ha spiegato:"Come sapete ci sono alcuni paesi, come l'Arabia Saudita, la Russia e gli Stati Uniti, che non sono stati disposti a negoziare in buona fede in questo ambito, in queste ultime ore, e finché continueranno a mantenere la loro posizione come hanno fatto a Parigi e mostreranno una riluttanza a negoziare con noi, non potremo risolvere questo problema e il mondo non può permettersi di lasciare che ci ostacolino". Durante l'ultima sessione si era sperato nel miracolo, poi non è stato raggiunto il consenso: tutto rinviato. È dal 2022 che sono due principlamente gli schieramenti: da una parte Unione Europea, Canada, Australia, molti paesi dell'America Latina, dell'Africa e delle isole, che vogliono ridurre la produzione mondiale di plastica per ridurre l'inquinamento. Dall'altra, paesi essenzialmente petroliferi che rifiutano qualsiasi vincolo alla produzione di idrocarburi alla base dell'industria della plastica.