Il significato di “Piscia Tintéris” e “Piscia arrenconis”: soprannomi di una Cagliari che fu

28 novembre 2022 alle 20:26aggiornato il 28 novembre 2022 alle 20:26

Nomignoli, soprannomi e modi di dire sono comuni in ogni luogo della Sardegna, a partire dai paesi ma anche nelle città come Cagliari. In passato Cagliari era molto piccola e la città era formata da quelli che oggi conosciamo come i quattro quartieri storici:

- Marina
- Stampace
- Villanova
- Castello

Era un po’ come se i quattro quartieri fossero in realtà quattro paesini. Il più importante era il quartiere di Castello, in cui vivevano militari, c’era la burocrazia, si svolgeva la vita politica della città. Gli abitanti degli altri quartieri avevano dato dei nomignoli a chi viveva in Castello:

-  “Piscia tintéris”: “su tintéri”, dal sardo all’italiano, è il calamaio, ossia il recipiente in cui si imbeveva la penna d’inchiostro (chiaro riferimento alle attività delle funzioni politiche).

- ”Piscia arrenconis”: la traduzione di “arrenconi” è “angolo”.

Traducendo entrambe le espressioni, significano rispettivamente “urina calamai” e “urina angoli”

Scopriamo perché: “Piscia arrenconis” si utilizzava per indicare una persona sporca, trasandata.
 “Piscia tintéri” invece si usava per indicare quelli che in italiano siamo soliti chiamare: imbrattafogli, impiegatuccio, mezza manica.

Ciò perché in Castello lavoravano i dipendenti della Pubblica Amministrazione che, per gli altri cagliaritani, erano persone di nessun valore. “Piscia arrenconis” potrebbe derivare dal fatto che in Castello non erano presenti bagni pubblici e ogni angolo era buono per orinare. O semplicemente era un modo per scherzare, per prendersi gioco di chi viveva in Castello, facendo intendere che erano incontinenti.

Gli altri soprannomi verranno raccontati sui social di Unione Sarda e Sardegna1 e su www.unionesarda.it