Il DNA dei Punici riscrive la storia del Mediterraneo: la Sardegna al centro dell’identità antica

08 maggio 2025 alle 19:56aggiornato il 08 maggio 2025 alle 19:57

Un ampio studio internazionale, pubblicato su Nature, ha rivoluzionato la comprensione delle origini della civiltà punica. Analizzando il DNA di 210 individui provenienti da 14 siti fenici e punici, tra cui Tharros e Villamar in Sardegna, i ricercatori guidati dalla Harvard Medical School, in collaborazione con l’Università di Bologna, l’Istituto Max Planck di Lipsia e l’Università di Cagliari, hanno dimostrato che i Punici non erano semplici discendenti dei Fenici del Levante, ma il frutto di una rete dinamica di scambi, migrazioni e mescolanze culturali e genetiche. Fulcro della ricerca è la città punica di Tharros, sulla costa occidentale sarda. Qui, la collaborazione tra Università di Cagliari e Bologna ha permesso lo studio dei resti provenienti dalla necropoli settentrionale di San Giovanni di Sinis, scavata tra il 2009 e il 2013, e da quella meridionale, a Capo San Marco. I dati confermano l’ancestralità africana dei protagonisti della mobilità punica, in particolare nei secoli IV e III a.C., quando Tharros viveva il suo massimo splendore economico. La componente genetica emersa mostra tratti nordafricani, egei e siciliani, delineando un’identità punica fortemente ibrida e cosmopolita.

 

Le interviste alle archeologhe Carla Del Vais e Anna Chiara Fariselli