I detti in sardo sull'acqua: da  “Andai a mari e no agatai àcua” a "Arrutu che àcua in sidi"

24 febbraio 2023 alle 13:43

Nel nord Italia dilaga la preoccupazione relativa alla scarsità delle piogge e si comincia a parlare di siccità, una calamità naturale che i sardi conoscono bene. Senza l’acqua non ci può essere la vita. Ed è proprio dall’argomento “acqua” che nasce la rubrica di oggi.

Ecco tutti i detti sardi che riguardano l’acqua: 

  •  “Andai a mari e no agatai àcua” (Andare al mare e non trovare l’acqua): si usa quando qualcuno è un buono a nulla o così distratto da non trovare ciò che sta cercando nemmeno avendolo sotto il naso.
  • "Acua e frìus, annad’‘e pipius” (Acqua e freddo, annata di bambini): è noto che nei mesi più freddi la gente si rintani in casa sotto le coperte. Si usava questo modo dire per giustificare i picchi di nascite in determinati periodi.
  • "In s’àiri brebèis, àcua finas a pèis”(Pecore nell’aria, acqua fino ai piedi). In italiano si direbbe: “cielo a pecorelle, acqua a catinelle”.
  • "Arrutu che àcua in sidi (Capitato come l’acqua quando si ha sete). Con questo modo di dire ci si riferisce a un fatto che capita nel momento giusto proprio come un bicchier d’acqua quando si sta morendo di sete.