Dieci anni fa gli attentati a Parigi, 130 vittime: l’orrore al Bataclan, che continua a vivere
Dieci anni fa una delle giornate più buie e tristi della storia recente dell’Europa. È il 13 novembre 2015, dalle 21.20 Parigi viene sconvolta da sequenza tragica di attentati ai danni di persone inermi, giovani e anziani che mangiano in ristorante o seguono un concerto. Gli attentati vengono compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, terroristi collegati all'autoproclamato Stato Islamico, responsabili di tre esplosioni nelle vicinanze dello stadio Saint-Denis e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa nel teatro Bataclan, in Boulevard Voltaire, non molto lontano da Place de la République, dove vengono uccise 90 persone. Le vittime sono in totale 130, tra le quali la giovane veneziana Valeria Solesin, a cui si aggiungono 413 feriti, di cui 99 gravi.
Parigi, a dieci anni di distanza, non può dimenticare le vittime degli attentati. Sono previste commemorazioni nelle prossime settimane. Il Bataclan ha ripreso a vivere con spettacoli e concerti, ma certo non è più come prima. Una targa in marmo mantiene viva la memoria di quello che è successo. Passare davanti al rinnovato teatro di Boulevard Voltaire, sala da spettacolo costruita nel 1864 su progetto dell’architetto Charles Duval, è un colpo al cuore. Il pensiero va inevitabilmente all’orrore di quella sera di dieci anni fa.
La moglie di Antoine Leiris è morta al Bataclan e lui, con un figlio da crescere, ha scritto una lettera ai terroristi: “Siamo rimasti in due, mio figlio e io, ma siamo più forti di tutti gli eserciti del mondo. Non ho altro tempo da dedicarvi, devo andare da Melvil che si risveglia dal suo pisolino. Ha appena 17 mesi e farà merenda come ogni giorno e poi giocheremo insieme, come ogni giorno, e per tutta la sua vita questo ragazzino vi farà l’affronto di essere libero e felice. Perché no, voi non avrete mai nemmeno il suo odio”. Nel video le immagini del Bataclan come è oggi.