Molti granelli sono stati sequestrati in aeroporto: rischiavano di diventare il ricordo della vacanza nel Sinis. Ma c'è anche la sabbia restituita dai ladri pentiti che chiedono persino scusa ai cittadini di Cabras. Ma non solo: un secchio di quarzo arriva da una scuola media che aveva utilizzato il prezioso bottino per allestire tanti e tanti anni fa un presepe. Ma per raccontare da dove arriva il quarzo bianco che oggi è stato restituito alla spiaggia di Is Arutas non basterebbe un libro.

La restituzione del quarzo oramai è diventato un appuntamento fisso.

Oggi a Is Arutas c'erano gli agenti della Forestale, la polizia locale di Cabras, gli operatori dell'Area marina protetta del Sinis e i ragazzi dell'associazione "Sardegna rubata e depredata" che anche questa volta ha radunato ciò che è stato reperito la scorsa estate negli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero e al porto di Porto Torres.

Duecento chilogrammi è il totale del bottino ritornato in riva al mare, tra furti e restituzioni sia all'associazione che al Comune.

Ma oggi il Comune ha fatto anche il bilancio delle sanzioni in riva al mare. Lo scorso anno sono stati sorpresi a rubare i chicchi di quarzo e multati due bagnanti: una donna straniera e un uomo italiano. Le forze dell'ordine hanno poi multato 70 persone che fumavano in spiaggia e altre 50 per aver portato il proprio cane sotto l'ombrellone. Sono stati multati anche 70 campeggiatori abusivi.
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