AXA e Luiss insieme per dare risposte al cambiamento climatico

22 maggio 2025 alle 17:20
Roma, 22 mag. (askanews) - AXA e Luiss insieme per analizzare le sfide politiche e sociali del cambiamento climatico e il ruolo delle assicurazioni nella transizione green. Dalla collaborazione tra l'Università Luiss Guido Carli, AXA Research Fund, AXA Italia e AXA Investment Managers, è nato infatti l'"AXA Research Lab on Climate Change, Risk and Justice" diretto dal Prof. Gianfranco Pellegrino, che è stato presentato a Roma nella sede Luiss di viale Pola. L'obiettivo del Lab è di indagare le complesse sfide politiche e sociali che accompagnano il cambiamento climatico, per contribuire attivamente al dibattito pubblico con dati basati sulla ricerca, evidenziando come le assicurazioni possano contribuire agli sforzi di mitigazione e adattamento. Letizia d'Abbondanza, Chief Customer and External Communication Officer AXA Italia, ha spiegato: "Questa cattedra che noi facciamo con Luiss, questo laboratorio anche che facciamo con Luiss è molto importante perché ci dà la possibilità di vedere un altro tipo di aspetto che riteniamo fondamentale per il futuro. Noi vogliamo invece andare a capire quali sono gli impatti sociali del climate change, andare a capire che cosa è sulla vita delle persone, sul loro day by day ma anche su quali sono le cose che concretamente le persone possono fare. Soltanto così potremo veramente cambiare e probabilmente agire". Il Lab, della durata di tre anni, approfondirà il tema, chiamando in causa principi di giustizia, analizzando i possibili ruoli del settore privato, delle istituzioni finanziarie e delle politiche pubbliche nel rendere possibili soluzioni assicurative eque, fino a toccare gli ambiti della regolamentazione e della governance. Alla base della ricerca, la promozione di studi in grado di incidere sulle policy in termini di raccomandazioni per gli stakeholder, per incoraggiare nuove sinergie pubblico-privato che promuovano modelli assicurativi e di protezione inclusivi, trasparenti e giusti. "Abbiamo visto che nel 2023 le assicurazioni hanno complessivamente pagato 16 miliardi di danni e questo significa che è un tema non più rimandabile. Non lo è anche per la vita delle persone che si sentono sempre più vulnerabili. - ha spiegato D'Abbondanza - ed è per questo che noi come assicurazione siamo chiamati non solo a pagare i danni, perché questo non è soltanto il nostro lavoro, ma anche a cercare di informare, a prevenire".