Tari e Unione dei Comuni sono due punti che hanno letteralmente diviso il Consiglio, e la maggioranza, a Ghilarza.
Il nodo della Tari
A pesare in Aula è l’approdo delle tariffe senza analizzare prima il regolamento sollecitato dallo scorso anno quando, non senza polemiche, le tariffe erano state approvate alla terza seduta dopo due rinvii. E se pare sia stata recepito il taglio (pagheranno il 10%) per i novenari (dove il servizio di raccolta dei rifiuti non esiste), così non è stato per chi ha figli all’università e si trova a pagare per loro la Tari a Ghilarza e nella città universitaria dove sono domiciliati. Punti messi in luce dal consigliere di maggioranza, Giuseppe Fadda, che ha inoltre contestato l’incidenza dell’aumento delle tariffe per i nuclei con due componenti. «Abbiamo aumentato la Tari alle persone anziane, che campano con una pensione di 700 euro», ha detto annunciando il voto contrario. A votare a favore oltre al sindaco, Stefano Licheri, per la maggioranza sono stati Antonio Angelo Pinna, Raffaele Soru, Laura Manca e Fabio Oppo. Ai tre consiglieri di minoranza presenti (Eugenia Usai, Roberto Schirru e Federico Fodde) che hanno votato contro si è aggiunto appunto Fadda, mentre Sebastiano Caddeo, Renato Giovannetti e Paola Flore (maggioranza) hanno optato per l’astensione. «Vero che sarebbe stato opportuno portare prima il regolamento, ma il presidente mi ha assicurato che è stato modificato», ha replicato sil sindaco.
Sotto accusa l’Unione
Sotto accusa di Fadda è finita l’Unione del Guilcier, che gestisce il servizio di raccolta differenziata. «I consiglieri comunali di Ghilarza sono stati eletti dai nostri concittadini e a loro devono rispondere, non possono essere solo passacarte – ha accusato Fadda - Ghilarza deve avere più peso politico nell’Unione. Su 9 paesi il voto di maggioranza può essere raggiunto da soli 5 di questi che uniti non raggiungono neanche il 50% degli abitanti di Ghilarza. Se questo equilibrio non viene cambiato le deliberazioni dell’Unione non sono democratiche». A chiedere un peso maggiore anche il consigliere Caddeo. «Non ci facciamo mettere i piedi in testa: qualche volta riusciamo ad ottenere quello che ci fa comodo, altre no – ha ribadito Licheri – Non dimentichiamo che l’Unione ha portato tanti benefici, come i finanziamenti che diversamente non si sarebbero avuti». Sereno a fine seduta il sindaco: «Sapevo che sarebbe andata così. Diversi consiglieri vorrebbero che all’Unione contasse il peso della dimensione dei Comuni e anche io la penso come loro, ma la normativa non lo consente».
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