Il commissariamento delle aziende sanitarie è costato uno strappo in maggioranza: tre assessori del partito più importante della coalizione – il Pd – hanno disertato una seduta di Giunta, e tornando indietro nel tempo è difficile scovare un caso simile. La frittata è fatta, ma dev’essere chiaro che in futuro le decisioni dovranno essere prese ascoltando le posizioni di tutti. Questo è il messaggio che le forze del Campo largo trasmettono alla presidente della Regione Alessandra Todde.
Il bivio
«D’ora in avanti si andrà forse con più collegialità ad affrontare problemi che sono molto difficili, che non si possono affrontare in pochissimo tempo, e le soluzioni dovranno essere il risultato dell’accordo di tutti», ha dichiarato ieri il capogruppo Dem Roberto Deriu. La presidente della Regione e il M5S si trovano di fronte a un bivio, dunque: analizzare quanto accaduto domenica in un vertice collegiale con i segretari dei partiti, oppure andare avanti facendo finta di nulla, convinti che non ci sia stata alcuna frattura. Nel primo caso, l’incidente potrebbe essere facilmente archiviato. In caso contrario le cose per la maggioranza che guida la Regione non si metterebbero bene.
Gli appelli
Spiega ancora Deriu: «Il ruolo guida ce l’ha la presidente, il Pd è la maggiore forza della maggioranza e quindi si sente più responsabile di tutti nel sostenere l’azione della presidente. Quando abbiamo dei dubbi li esprimiamo e quando siamo in dissenso lo diciamo, e quando c’è un disaccordo, in qualche modo deve essere espresso, questo a beneficio dell’opinione pubblica e di tutti gli elettori». E questo è successo nell’ultima occasione, quando il partito ha comunicato di non condividere affatto il metodo che ha portato alla rimozione degli attuali direttori generali. Detto ciò, «lavoriamo ogni giorno con la presidente per realizzare il programma di governo e, in questo caso, una nuova sanità di cui tutti sentiamo il bisogno». Ma i temi da affrontare in futuro sono tanti, e l’auspicio è che quanto accaduto non si ripeta. Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, «ora più che mai è necessario un confronto tra le forze di maggioranza (segretari compresi) costante, così da evitare che si verifichino inconvenienti come quello legato ai commissariamenti. Lo strappo ci preoccupa e pensiamo si debba subito imprimere un cambio di passo anche nei rapporti della coalizione. Occorre una convocazione sistematica delle forze politiche che compongono la maggioranza ed evitare decisioni che possano causare ulteriori sfilacciamenti».
Gli altri partiti
Per Avs, Maria Laura Orrù riconosce che nei giorni scorsi si è consumato uno strappo: «Siamo preoccupati ma c’è tempo per recuperare». Anche secondo Paola Casula (Sinistra futura) «più incontri sarebbero senza dubbio positivi, per quanto non siano mancati in questo anno, ma l’impegno a essere più presenti come maggioranza è positivo per tutta la coalizione». Il cagruppo del M5S Michele Ciusa è aperto al dialogo: «Abbiamo lavorato per un anno in maniera compatta e coesa, non vedo crisi all'orizzonte problemi in maggioranza. Ovviamente è giusto che le forze all'interno della coalizione dialoghino tra loro, e se è necessario un maggiore confronto noi siamo a disposizione».
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