Autorità portuale.

Battaglia per la presidenza, l’Isola rischia lo scippo 

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Sì al bilancio da 71 milioni di euro. Tanto vale l’autorità portuale, e si capisce perché la sua guida faccia gola fuori dall’Isola: per la successione di Massimo Deiana sulla poltrona della presidenza si sono fatti nei giorni scorsi i nomi di Federica Montaresi (La Spezia), Alessandro Becce (anche lui ligure d’origine) e il calabrese Domenico Bagalà. Nel frattempo il comitato di gestione dell’autorità di sistema portuale del Mar di Sardegna ha dato il via libera al bilancio consuntivo e alla relazione annuale, che registra numeri in crescita.

Aumenta il traffico dei passeggeri e delle merci nei porti dell’Isola. Nel 2024 passati dagli scali sardi 41 milioni e 700mila tonnellate di merce (1,7% in più rispetto al 2023), e oltre 6,5 milioni di viaggiatori (+5,2%) e poco più di 684mila crocieristi in transito (+57%). Aumenta la movimentazione di contenitori al Porto canale di Cagliari (+77,7%). Incremento anche per Grendi e Grimaldi (+18%). L’avanzo amministrativo disponibile ammonta a circa 23 milioni di euro, «il più basso finora registrato», si legge in un comunicato. «Il 2024 ha rappresentato un anno di crescita consolidata dei traffici per tutti i porti di competenza e l'avvio di un'intensa stagione di potenziamento delle infrastrutture portuali», ha commentato il presidente dell’Adsp, Massimo Deiana. «Una premessa per un’ulteriore crescita economica che garantirà una navigazione sicura, con un valido equipaggio a bordo, per tutto il prossimo quadriennio».

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