Garlasco

Sempio era davanti alla casa di Chiara 

Le foto inedite del giorno del delitto: l’indagato tra i curiosi assieme al padre 

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Pavia . Mentre è atteso il deposito della perizia nell’incidente probatorio, che dovrebbe confermare la compatibilità del Dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi con quello della linea maschile della famiglia Sempio, a distanza di oltre 18 anni dal delitto spuntano fotografie che ritraggono l’amico storico del fratello della studentessa quel pomeriggio di lunedì 13 agosto 2007, quando aveva 19 anni, fuori dalla villetta di via Pascoli, a poche ore dalla scoperta dell’omicidio. La prima foto è delle 15,53. Sempio sta parlando con una cronista da dentro l’auto ferma nei pressi della casa. Poco dopo altre immagini lo mostrano in strada, con il padre. In quelli ed altri scatti si vedono pure la zia di Chiara con le figlie Stefania e Paola Cappa.

Passò due volte

Otto foto in tutto e rimaste inedite dal 2007. Le ha recuperate da un hard disk, che all’apparenza sembrava danneggiato, una fotografa locale che le scattò quel giorno a Garlasco e sono state pubblicate domenica sera sul canale Bugalalla Crime della youtuber Francesca Bugamelli. In mattinata la stessa fotografa, dopo una convocazione, si è presentata davanti ai carabinieri del nucleo investigativo di Milano, che conducono l’inchiesta della Procura di Pavia, e gli investigatori hanno acquisito le immagini, che potrebbero essere utili più che altro per capire chi partecipò ai rilievi effettuati all’epoca dai carabinieri. «Queste foto», fa notare l’avvocata Angela Taccia, che assiste il 37enne con Liborio Cataliotti, «attestano la veridicità di quanto dichiarato da Andrea Sempio relativamente a ciò che fece il 13 agosto 2007». Sempio, a verbale aveva raccontato che quel pomeriggio prima era passato in macchina col padre in via Pascoli, notando «un’ambulanza e persone», ma non si erano fermati. Alle 16 era tornato da solo e aveva saputo da una giornalista, «che era stata trovata morta una ragazza». Poi, stando al verbale, tornò a casa e ancora di nuovo davanti alla villetta, stavolta col padre. Giuseppe Sempio aveva confermato.

La perizia genetica

Dal fronte dell’accusa filtra che sarebbe stato individuato il movente, entro venerdì la perita Denise Albani depositerà le conclusioni della perizia genetica. Esiti su quel Dna «parziale, misto, non consolidato» che, come già chiarito, non può essere attribuito a una singola persona, ma a una linea familiare maschile: l’aplotipo Y dei Sempio, stando alle indiscrezioni già emerse.

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