Roma. Accelera l’indagine sul crollo della Torre dei Conti, ai Fori Imperiali, venuta giù il 3 novembre scorso. Il crollo costato la vita a Octav Stroici, un operaio romeno di 66 anni, rimasto intrappolato sotto le macerie per 11 ore e infine morto per schiacciamento. I pm - che procedono per disastro e omicidio colposo - hanno iscritto nel registro degli indagati quattro persone: tre architetti, tra cui anche il responsabile tecnico del progetto di restauro che era in esecuzione, e un ingegnere. Nelle prossime settimane saranno eseguiti accertamenti tecnici irripetibili come l’analisi delle macerie. I magistrati intendono effettuare una sorta di incidente probatorio e quindi l’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta uno snodo fondamentale per il cammino dell’indagine. Gli inquirenti, che hanno affidato le verifiche ai carabinieri, ipotizzano che non sia stata valutata la tenuta strutturale dell’edificio. Nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo sopralluogo per togliere i sigilli dalla facciata della torre e dare il via alla complessa opera di messa in sicurezza. I carabinieri hanno dissequestrato una porzione del cantiere, permettendo ai vigili del fuoco di intervenire sulla parte crollata, rimuovere i detriti più pericolosi e installare sensori per monitorare la stabilità delle murature. La Procura nelle scorse settimane ha acquisito gli atti relativi alla gara d'appalto e la relazione del 30 maggio, effettuata da una società affidataria per la sicurezza e consegnata agli uffici comunali, che avrebbe certificato la sicurezza strutturale della Torre.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
