«Una buona notizia per chi si sposta in aereo da e per la Sardegna e, dopo tanti anni, dovesse scegliere di spostarsi all’interno dell’Isola prendendo un aeromobile dai tre scali», dice il segretario regionale della Filt Cgil Arnaldo Boeddu. «Concluso l’iter sul bando delle nuove rotte, adesso non rimane altro che conoscere le frequenze, le tariffe e la tipologia di aeromobili che verranno usati dalle compagnie che si sono aggiudicate le tratte. Sarà una prima occasione per monitorare se i collegamenti verso capitali europee e città italiane daranno un contributo per decongestionare le tratte verso Roma e Milano. Se così fosse, potremmo ritornare a chiedere all’Unione Europea di riconsiderare quella che veniva definita da noi la continuità territoriale da e verso città importanti come Torino, Venezia, Napoli, Verona, Bologna, eccetera».
«Un risultato che conferma come, con adeguate misure di incentivazione, la Sardegna possa essere attrattiva per i vettori aerei e rafforzare la propria presenza nei mercati internazionali». Così la segretaria generale di Fit Cisl Sardegna Claudia Camedda. Il segretario regionale con delega ai Trasporti, Gianluca Langiu, mette l’accento sul ritorno dei collegamenti interni, ovviamente, «la Sardegna deve poter essere connessa e competitiva 12 mesi all'anno e il bando Nuove Rotte può e deve essere solo l'inizio di un percorso più coraggioso da parte della politica regionale». Insomma, per la Cisl «il bando non deve rimanere un intervento isolato».
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