Non viaggiano spediti i procedimenti milanesi a carico di Daniela Santanché. Se nell'udienza preliminare per truffa aggravata all’Inps, giorni fa, la difesa ha ottenuto un rinvio per l'interrogatorio in aula al 17 ottobre, ieri è stato aggiornato al 16 settembre il processo per le accuse di false comunicazioni sociali sui bilanci Visibilia. I pm Marina Gravina e Luigi Luzi, contestando lo stop di altri due mesi, hanno evidenziato il «rischio prescrizione» e «l’interesse della giustizia per la ragionevole durata del processo: con questi ritmi rischiamo di andare troppo in là». Il giudice Cernuto ha ribattuto che il processo avrebbe potuto aprirsi prima, «se le imputazioni non avessero avuto delle questioni» da risolvere. Per Cernuto un «processo del genere», «con uno sviluppo rapido», può portare a problemi in fasi successive. «Questa fase - ha aggiunto - deve essere sviluppata in maniera ragionata». E ancora: «Il tribunale ha anche altro da fare, altri processi, non ha solo questo». Tra l’altro a inizio udienza i giudici avevano dichiarato nullo il capo di imputazione formulato per Visibilia srl per «indeterminatezza» e «genericità» con «compromissione del diritto di difesa». Gli atti su questa accusa, dunque, sono tornati ai pm, che su invito del Tribunale avevano già dovuto riscrivere i capi di imputazione.
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