Regione

Elezioni provinciali a settembre 

La governatrice conferma: convocherò i comizi entro luglio come previsto 

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La maggioranza che sostiene Alessandra Todde intende rianimare gli enti intermedi. Nella manovra da ottocento milioni approvata ieri dalla Giunta, ben cinquanta sono destinati alle strade provinciali. Un segnale arriva anche sul piano istituzionale: basta con gli amministratori straordinari, avanti invece con gli organi regolarmente eletti. Questo l’orientamento registrato sempre ieri al vertice del Campo largo che ha confermato l’inevitabile: la presidente della Regione fisserà entro luglio la data delle elezioni di secondo livello da celebrarsi a settembre. «C’è una legge in vigore che prevede l’indizione entro luglio e io mi devo attenere a quella», ha dichiarato Todde a tavolo concluso, «oggi la cosa importante era verificare con la maggioranza, alla luce di un passaggio così importante, le varie posizioni all'interno». Anche perché, comunque, tutto il Consiglio è per il ritorno all’elezione diretta, e l’ha ribadito votando all’unanimità la proposta di legge nazionale che prevede il superamento della Delrio. Una legge, «non bisogna negarlo», «farraginosa» e che «ha fatto danni nei territori».

Opportunità

Ma se era scontata la convocazione dei comizi entro luglio, perché un tavolo con tutti i segretari dei partiti del Campo largo? Qualcuno – secondo quanto emerge – ha sollevato il problema di dover presentare le liste entro il 15 agosto. Altri, hanno posto la questione del voto nei Comuni in programma l’anno prossimo e del possibile accorpamento con le provinciali. «Cento Comuni – ha spiegato il presidente dei Progressisti Massimo Zedda – che andranno al voto l'anno prossimo. Ma siamo l'unica Regione che ancora ha le Province commissariate, quindi, al di là del rinnovo di diversi Comuni l'anno prossimo, la direzione è quella della conferma».

Dopo il vertice si è riunita la Giunta per approvare, su proposta dell’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni, l’assestamento da ottocento milioni di euro, trecento di massa manovrabile. «Con queste risorse affrontiamo criticità irrisolte, spesso sostituendoci allo Stato che, su alcuni fronti, ha progressivamente ridotto i trasferimenti o fatto cessare del tutto il proprio sostegno, ma attiviamo anche interventi che possono generare benefici concreti e duraturi», ha detto.

I capitoli

Si parte dalle famiglie e dal diritto alla casa, con 17 milioni di euro per sostenere chi si trova in difficoltà nel pagamento dell’affitto. Sempre per i meno abbienti sono previsti 5,5 milioni per contrastare le crisi occupazionali. Altro capitolo rilevante riguarda la manutenzione stradale e gli interventi locali: quasi 50 milioni di euro saranno destinati a rendere più sicure e accessibili le strade comunali e provinciali, spesso in condizioni critiche, soprattutto nei territori più fragili.

Agricoltura

Molto forte anche l’attenzione al mondo dell’agricoltura. In particolare, con 9 milioni di euro si interviene per gestire l’emergenza sanitaria legata alla dermatite nodulare contagiosa, che ha colpito duramente molte aziende zootecniche in Sardegna. Ancora, 15 milioni sono destinati al diritto allo studio, con contributi per libri, borse di studio e trasporti scolastici; 10 milioni per lo scorrimento delle graduatorie di eventi turistici e commercio. Sul fronte sviluppo economico, vengono attivati 50 milioni di euro per nuovi contratti di investimento rivolti alle imprese. Ora la palla passa alla commissione Bilancio e poi all’Aula che, se tutto va bene, dovrebbe riuscire ad approvare la manovra prima del 15 agosto. Ma non è da escludere uno slittamento a settembre.

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