Il progetto

Ponte sullo Stretto, c’è un nuovo stop 

No della Corte dei Conti al contratto tra ministero e società concessionaria 

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Arriva un nuovo stop della Corte dei Conti al Ponte sullo Stretto. Dopo che alla fine del mese scorso avevano già negato il visto di legittimità alla delibera Cipess che riguardava l'assegnazione delle risorse e l'approvazione del progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto, i magistrati contabili hanno detto no anche al terzo atto aggiuntivo che regola i rapporti tra il ministero dei Trasporti e la società concessionaria Stretto di Messina Spa.

L’attesa

Ma il ministro Matteo Salvini conferma di esser determinato ad andare avanti. Non mostrano sorpresa nemmeno i vertici della Stretto di Messina che restano in attesa delle motivazioni alla base delle delibere dalla Corte e hanno nel frattempo deciso di convocare un Cda il 25 novembre per esaminare la situazione.

Il governo è deciso a realizzare il Ponte e a superare i rilievi. Per questo è in attesa delle motivazioni anche della prima decisione, per poi scegliere che strada seguire. Varie le ipotesi, tra queste, la messa a punto di una nuova delibera che corregga la prima, di fatto superando i rilievi della Corte dei Conti, oppure - ma l'ipotesi anche se tecnicamente possibile appare politicamente meno percorribile - chiedere la registrazione con riserva.

Gli esperti

Per Salvini, la decisione di ieri «è l'inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti». Dice quindi che gli esperti del ministero sono già al lavoro per chiarire tutti i punti e assicura di essere tuttora «assolutamente determinato e fiducioso». Anche il ministero si dice «fiducioso sulla prosecuzione dell'iter amministrativo in attesa delle motivazioni della Corte».

La società concessionaria Stretto di Messina Spa non si mostra stupita. «Non lo considero un atto nuovo in quanto gli argomenti trattati sono strettamente collegati», ha commentato il presidente Giuseppe Recchi.

Dal fronte dell'opposizione la segretaria del Pd Elly Schlein ribadisce la propria contrarietà al ponte tra Sicilia e Calabria, Ponte che considera un progetto «ingiusto, sbagliato, dannoso e vecchio».

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