Nel giorno in cui avrebbe compiuto 75 anni è arrivato il suo ultimo regalo a quella comunità di cui si era preso cura per anni come volontario dell’Avos: nella piazza della nuova chiesa di Villa San Pietro, è stato installato il defibrillatore automatico esterno intitolato alla memoria di Enrico Uccheddu, scomparso lo scorso agosto.
Il gesto
Una vita dedicata al volontariato non poteva che concludersi con il desiderio di non avere fiori al suo funerale, meglio utilizzare quel denaro per opere di bene: così gli amici, la Consulta della terza età e l’Avos hanno esaudito il suo ultimo desiderio. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato i familiari, l’amministrazione comunale, e gli amici di una vita: toccanti le parola della figlia Giulia, che vive a Londra: «C’è una parola inglese che mi viene in mente quando penso a papà, è “legacy”. “Legacy” significa ciò che lasciamo agli altri non solo in termini materiali, ma soprattutto come valori, insegnamenti, amore e tracce di noi che continuano a vivere nelle persone che abbiamo toccato. E nel giorno del compleanno di nostro papà, penso non ci sia cosa più bella che celebrare la sua “legacy”: l’impronta di umanità, dedizione e cura che ha lasciato su questa terra tramite chi l’ha conosciuto. Vogliamo ringraziare tutti coloro che si sono dedicati e hanno contribuito affinché questo defibrillatore potesse essere donato alla comunità in memoria del nostro Enrico Uccheddu. Avete regalato alla comunità di Villa San Pietro non solo uno strumento di vitale importanza, ma anche un piccolo frammento della sua gentilezza, un gesto che speriamo non venga mai dimenticato».
Il paese
La sindaca, Marina Madeddu, plaude all’iniziativa che ha permesso alla comunità di avere un defibrillatore: «È stata una giornata speciale e molto partecipata per Villa San Pietro: la comunità che rappresento ha ricevuto un bellissimo dono, nato dal desiderio di onorare una persona speciale che ha dedicato la sua vita al volontariato, sempre pronto a tendere la mano al prossimo: il nostro caro Enrico Uccheddu. Villa San Pietro è a tutti gli effetti “comune cardioprotetto”: come amministrazione ci impegneremo per promuovere dei corsi di Blsd».
Carlo Etzi, presidente dell’Avos, si dice felice che dopo Sarroch anche Villa San Pietro abbia il suo defibrillatore “pubblico”: «Enrico faceva parte della nostra associazione, è stato un piacere collaborare per donare al paese questo importante strumento. Ci auguriamo di poter organizzare presto dei corsi per insegnare ai cittadini come si utilizza».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
