La loro unica colpa è stata quella di attraversare piazza San Michele, diretti verso la mensa universitaria di via Premuda, e incrociare lo sguardo di alcuni ragazzini. Così due studenti universitari, a distanza di nemmeno dieci minuti, lo scorso giovedì sera sono stati accerchiati da un gruppo di almeno dieci giovanissimi e picchiati selvaggiamente, senza alcun motivo. Soccorsi dal personale del 118 sono stati accompagnati in ospedale: se la caveranno con una prognosi di circa 30 giorni. Immediato l’intervento delle pattuglie delle volanti: gli agenti arrivati sul posto non hanno però potuto rintracciare i presunti responsabili perché la piazza si è immediatamente svuotata. Dopo la querela presentata dalle vittime, le indagini sono nelle mani degli investigatori della Squadra Mobile.
Il racconto
Una ragazza quella sera ha assistito soprattutto al secondo pestaggio. «Le aggressioni sono state due, a pochi minuti di distanza l’una dall’altra», sono le sue parole. «Prima è stato picchiato un ragazzo che stava andando in mensa per cenare. Poi è stata la volta del mio gruppo, composto da quattro persone. Due di noi sono riuscite a scappare per avvisare subito le forze dell’ordine». Il motivo dell’aggressione? «Quello che colpisce è la totale gratuità del gesto: siamo stati attaccati senza motivo, solo perché stavamo attraversando piazza San Michele». Le due vittime hanno riportato fratture e lesioni al volto: ne avranno per 30 giorni. Dal racconto della testimone e da quanto ufficializzato nelle due querele raccolte dai poliziotti, il gruppetto dei violenti sarebbe stato formato da una decina di ragazzini giovani, molto probabilmente tra loro diversi i minorenni. L’attività per identificarli sono iniziate subito, ma non sarà semplice.
La paura
Su quanto accaduto, l’associazione studentesca Unicaralis, ha scritto una lettera inviata al sindaco, al rettore e al presidente dell’Ersu, facendo riferimento anche a un’altra terribile aggressione, avvenuta undici mesi fa: «Ora un nuovo episodio di violenza, ancora ai danni di alcuni colleghi. Nulla sembra essere cambiato. Un anno fa chiamammo in causa l’amministrazione cagliaritana, chiedendo un impegno concreto per la riqualificazione e lo sviluppo del quartiere. Nonostante qualche nuovo progetto, la sicurezza è ancora un problema». Dall’associazione chiedono interventi concreti: «Via Premuda rappresenta un presidio fondamentale non solo per la quantità di studenti che abita nella zona, ma per il processo di riqualificazione di tutto il quartiere. Per questo chiediamo con urgenza una risposta che abbia al centro la lotta al disagio sociale e socio-economico della zona».
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